venerdì 3 Ottobre 2025
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Lagorio, 100 anni: Firenze celebra un gigante della politica italiana.

Il centenario della nascita di Lelio Lagorio (1925-2025) rappresenta un’occasione imperdibile per Firenze e per l’Italia intera, un momento di riflessione e celebrazione di una figura complessa e poliedrica che ha segnato profondamente la storia politica, culturale e istituzionale del nostro paese.

Un evento, in programma il 4 ottobre alle ore 15 presso la prestigiosa sala Ferri di Palazzo Strozzi, al Gabinetto Vieusseux, offrirà un’analisi approfondita del suo percorso, con la partecipazione di personalità di spicco, tra cui il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che in gioventù ebbe l’onore di essere suo biografo, testimoniando in prima persona l’eccezionalità del personaggio.
Interverranno inoltre Ginevra Cerrina Feroni, Zeffiro Ciuffoletti, Eugenio Giani e Riccardo Nencini, a garanzia di un dibattito ricco di spunti e prospettive.
Lelio Lagorio, triestino d’origine ma fiorentino d’elezione, incarnò un modello di intellettuale impegnato, coniugando con successo la rigorosità accademica con l’azione politica e l’impegno civile.

La sua formazione giuridica, maturata all’Università di Firenze, dove si laureò e insegnò diritto processuale civile come assistente di Piero Calamandrei, un altro pilastro del pensiero giuridico e dell’attivismo democratico fiorentino, gettò le basi per una carriera caratterizzata da una profonda consapevolezza dei diritti e delle procedure.
L’esperienza come avvocato, affiancata all’insegnamento universitario, lo rese sensibile alle disuguaglianze sociali e alle ingiustizie, spingendolo ad abbracciare la politica come strumento di cambiamento.
L’adesione al Partito Socialista Italiano rappresentò la naturale evoluzione del suo percorso intellettuale e politico.
Lagorio non fu un semplice esponente del partito, ma un leader capace di interpretare le istanze di un’epoca in rapida trasformazione, proponendo soluzioni innovative e promuovendo un’idea di socialismo riformista, attento alla crescita economica e all’integrazione europea.
La sua breve esperienza come sindaco di Firenze, nel 1965, e la successiva presidenza della Regione Toscana (1970-1978), un decennio cruciale per lo sviluppo regionale, testimoniano la sua capacità di leadership e la sua visione strategica.
La carriera politica di Lagorio si distinse per l’impegno parlamentare, con nove legislature alla Camera, e per l’incarico ministeriale, ricoprendo i ruoli di Ministro della Difesa (1980-1983) e Ministro del Turismo e dello spettacolo (1983-1986).

La sua elezione al Parlamento europeo e l’incarico di vice-presidente dell’Unione dei partiti socialisti della Comunità Europea, un ruolo di primo piano nel panorama politico europeo, consacrarono il suo impegno a favore dell’integrazione europea e della cooperazione internazionale.

Ritiratosi dalla politica attiva nel 1994, Lagorio non abbandonò l’impegno intellettuale, dedicandosi all’attività editoriale e alla riflessione storica, lasciando un’eredità di scritti di notevole valore.
La conservazione del suo archivio presso la Fondazione di studi storici Filippo Turati testimonia l’importanza del suo contributo alla memoria storica del nostro paese.
La strada intitolata a suo nome a Firenze, nel 2018, è un ulteriore segno di riconoscimento del suo impegno civile e del suo contributo alla vita della città.
La sua scomparsa, avvenuta a Firenze il 6 gennaio 2017, ha lasciato un vuoto incolmabile, ma la sua memoria continua a ispirare nuove generazioni di politici, intellettuali e cittadini impegnati a costruire un futuro di giustizia, libertà e progresso.

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