È con profonda commozione che annunciamo la scomparsa del giornalista e politico Lucio Manisco, una figura emblematica del panorama della stampa italiana e internazionale. Con la sua scomparsa, all’età di 97 anni, si è spento un lumino che ha illuminato più generazioni di giornalisti e politici con la sua passione intransigente per il lavoro e l’impegno civile.Manisco nacque a Firenze nel febbraio del 1928, in un periodo storico segnato da profondissime trasformazioni sociali ed economiche. Il suo interesse per il giornalismo si manifestò precocemente, fin da quando era ragazzo: all’età di vent’anni, infatti, esordì come redattore di Italia Socialista e del Giornale, due testate che avrebbero segnato la sua carriera editoriale. Negli anni Cinquanta fu tra i fondatori e direttori de La Domenica Sera, un settimanale nato per offrire un contenuto più approfondito e innovativo rispetto agli altri quotidiani dell’epoca.Manisco era sin da subito attratto dal mondo della politica; le sue capacità di osservazione gli permisero di entrare in contatto con i principali esponenti del panorama politico italiano, tra cui il Partito Comunista Italiano e Rifondazione Comunista. Non fu difficile immaginare che un giorno si sarebbe dedicato alla politica più a fondo.E infatti accadde: nel 1992 entrò in parlamento con la lista di Rifondazione Comunista, riconfermandosi anche nelle elezioni successive del 1996. Fu ancora in Parlamento Europeo e poi come indipendente. Nonostante non sia stato sempre eletto, ci sono state altre occasioni importanti.Il suo impegno si è reso manifesto nella sua passione per la politica: il giornalismo e il parlamentarismo erano infatti due facce della stessa medaglia per lui. Negli ultimi anni della sua vita, si era dedicato in modo particolare al Parlamento Europeo, svolgendo una serie di incarichi di grande importanza per la democrazia italiana e europea.La sua figura non è passata inosservata nel mondo del giornalismo. Anzi: in molti lo ricordano come un corrispondente Rai dagli Stati Uniti che ha fatto più volte parlare di sé, grazie alla sua capacità di sintesi e alla sua visione politica innovativa.Ecco, il passaggio di questa figura storica si è consumato in modo profondo: ciò nonostante l’eredità di Manisco continuerà a vivere attraverso le storie e i ricordi che ha lasciato. Il suo giornalismo e la sua passione politica continueranno a ispirare chiunque cerchi ispirazione per far proseguire quel cammino storico che lui, Lucio Manisco, ha percorso fino in fondo con impegno e dedizione.
Muore il giornalista e politico Lucio Manisco: un grande della stampa italiana.
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