La vicenda giudiziaria che ha coinvolto Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte e parlamentare, si è conclusa con un’esito sorprendente. Il processo, avviato in seguito a una causa di richiesta danni per ingiurie sollevata dalla presidente di Italia Nostra, Mariarita Signorini, contro il deputato, è stato dichiarato estinto dal tribunale civile di Firenze.La storia incomincia con le parole offensive pronunciate da Sgarbi in una trasmissione radiofonica nel 2019, durante la quale aveva definito Signorini come “oca giuliva”, “demente”, “morta di sonno” e “gallina incapace”. La presidente di Italia Nostra, offesa dalle affermazioni del deputato, aveva richiesto un risarcimento danni per 50.000 euro.Il tribunale di Firenze, nel corso del processo, aveva sollevato la questione dell’immunità parlamentare di Sgarbi e aveva chiesto alla Camera dei Deputati se le frasi pronunciate dal deputato fossero da considerarsi “dette nell’esercizio delle sue funzioni di parlamentare”. La decisione della Camera, tuttavia, è arrivata molto dopo la richiesta del tribunale, il 25 settembre 2024.La Camera dei Deputati aveva valutato le affermazioni di Sgarbi come “ben oltre la continenza richiesta nell’esercizio del diritto di critica” e non coperte dall’immunità parlamentare. Tuttavia, in accoglimento dell’eccezione del difensore di Vittorio Sgarbi, la giudice Liliana Anselmo ha chiuso il processo dichiarando l’estinzione del giudizio per motivi procedurali.Il tribunale ha spiegato che la sospensione della causa non poteva durare tutta questa lunghezza di tempo e che Signorini aveva ripreso la sua attività processuale molto dopo il termine previsto, manifestando di voler andare avanti con la causa solo il 3 ottobre 2024. Il processo è stato così dichiarato estinto per mancanza di interesse della parte attrice a proseguire la causa.La sentenza del tribunale civile di Firenze ha lasciato in sospeso le responsabilità di Sgarbi e le conseguenze delle sue parole offese. Il processo, avviato nel 2022, si è chiuso con un’esito sorprendente e senza che il deputato sia stato sottoposto al giudizio.La vicenda ha sollevato numerose questioni sui limiti dell’immunità parlamentare e sulla responsabilità dei politici per le loro azioni. La sentenza del tribunale civile di Firenze è stata interpretata come una vittoria della libertà d’espressione dei politici, ma anche come un esempio di come la giustizia possa essere lenta e complessa.Vittorio Sgarbi, che oggi compie 73 anni, non sarà pertanto sottoposto al giudizio per le sue parole offensive. La sua immunità parlamentare è stata confermata dalla Camera dei Deputati e il processo è stato dichiarato estinto per motivi procedurali. La vicenda ha sollevato numerose questioni sui limiti dell’immunità parlamentare e sulla responsabilità dei politici per le loro azioni.
Sgarbi assolto: il tribunale di Firenze dichiara estinto il processo per ingiurie contro la presidente di Italia Nostra.
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