sabato, 12 Luglio 2025
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Umbria-Toscana: un patto per l’Italia centrale che rinasce.

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L’intesa programmatica siglata tra Umbria e Toscana, focalizzata inizialmente sul trasferimento di risorse idriche dal bacino artificiale di Montedoglio al Lago Trasimeno, si configura come un atto fondativo di un’ambiziosa visione di cooperazione transregionale.
Questo primo passo, ben più di una mera gestione emergenziale della risorsa idrica, aspira a diventare un modello operativo per l’Italia centrale, un’area geografica e culturale che rivendica un ruolo strategico di connessione e di sviluppo.

La governatrice umbra Stefania Proietti ha esplicitamente delineato l’accordo come parte di un disegno più ampio, un vero e proprio “patto strategico” tra le due regioni, che abbraccia settori cruciali per il benessere dei territori: sanità, mobilità sostenibile, innovazione scientifica e promozione integrata del turismo.
Il protocollo d’intesa in fase di definizione mira a definire con precisione gli ambiti di collaborazione, sfruttando le sinergie intrinseche tra Umbria e Toscana per creare un polo di attrazione e di crescita.

L’auspicio è quello di rafforzare l’identità dell’Italia centrale, storicamente e culturalmente un’area di transizione, troppo spesso marginalizzata nei processi decisionali nazionali.

Il binomio Umbria-Toscana, con le sue peculiarità e le sue eccellenze, si propone di incarnare questa rinascita, rivendicando un ruolo di cerniera tra le dinamiche del Nord e le esigenze del Sud, superando la frammentazione territoriale e promuovendo un modello di sviluppo equilibrato e sostenibile.
Il presidente toscano Eugenio Giani ha evocato il legame storico e culturale che unisce le due regioni, sottolineando come la loro integrazione sia talmente profonda da configurarsi come un’entità quasi unica.

L’accordo rappresenta quindi non solo un atto amministrativo, ma un’affermazione di identità e di volontà di costruire un futuro condiviso.
L’assessora regionale Simona Meloni, presente alla cerimonia, ha sottolineato il valore simbolico dell’acqua come elemento di rinascita, non solo per le due regioni direttamente coinvolte, ma per l’intera Italia centrale, proiettando l’accordo in una dimensione più ampia di speranza e di cambiamento.
L’iniziativa va ben oltre la gestione delle risorse idriche, rappresentando un investimento strategico nel capitale umano e nell’innovazione, con l’obiettivo di promuovere la resilienza e la competitività dei territori umbri e toscani, contribuendo a ridisegnare il volto di un’Italia centrale più forte, coesa e proiettata verso il futuro.

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