venerdì 10 Ottobre 2025
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Fiorentina, cambio modulo in arrivo: sfida cruciale contro il Pisa.

La posta in palio è elevatissima, quasi quanto l’urgenza che permea l’ambiente viola.
La decisione, seppur imminente, si carica di un peso specifico che trascende la semplice scelta tattica: si tratta di un tentativo di ridisegnare l’identità di una Fiorentina ancora alla ricerca del proprio volto in questa inattesa fase di transizione.

L’incontro con il Pisa, squadra guidata dall’ex allenatore Gilardino, si presenta come un crocevia cruciale, un banco di prova per un cambio di rotta potenzialmente radicale.
Stefano Pioli, navigato stratega, sembra orientato a superare la fase di ‘prova e errore’ iniziale, un periodo di rodaggio giudicato ormai concluso.

Le parole dell’allenatore, chiare e dirette, indicano una necessità impellente: segnare, vincere, e farlo subito.
La squadra non può permettersi il lusso di ulteriori incertezze, soprattutto con l’imminente debutto in Conference League, un altro tassello fondamentale nel progetto ambizioso della società.
L’ipotesi più accreditata vede un abbandono del classico modulo offensivo a due punte, un’operazione volta a rafforzare il cuore pulsante della squadra: il centrocampo.
L’asse centrale potrebbe vedere l’inserimento di Kean come unica punta avanzata, supportato da una manovra a tutto campo.

Gudmundsson, tornato a brillare, potrebbe riprendere il suo posto da titolare, affiancato dal promettente Fazzini, giovane talento che ha saputo lasciare il segno in queste prime giornate, offrendo sprazzi di brillantezza e dinamismo.
La linea mediana, fulcro del nuovo disegno tattico, potrebbe essere composta da Mandragora e Nicolussi Cavriglia, per garantire equilibrio e capacità di interdizione.
Sulle corsie esterne, Dodo e Gosens dovrebbero fornire ampiezza e supporto alla manovra offensiva.

In difesa, De Gea è scontato tra i pali, mentre la linea a tre potrebbe essere formata da Comuzzo, Pongracic e Ranieri, con l’obiettivo di concedere il minor numero possibile di occasioni all’avversario.

L’opzione tattica più probabile si configura come un 3-4-2-1 o un più prudente 3-5-1-1, con Fazzini che potrebbe agire sia in affiancamento a Gudmundsson, per creare superiorità numerica, sia vicino a Nicolussi Cavriglia, per offrire ulteriore protezione alla difesa.
L’imperativo è chiaro: la Fiorentina necessita urgentemente di punti, ma soprattutto di certezze e di una ritrovata fiducia, per evitare che la situazione in campionato si complichi ulteriormente.
La settimana di lavoro intenso al Viola Park è stata dedicata all’analisi delle criticità emerse e alla ricerca di soluzioni concrete.

La sfida a Pisa rappresenta l’occasione per gettare le basi per un futuro più sereno e per riconquistare il sostegno appassionato dei tifosi viola.

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