La Fiorentina si proietta verso il futuro, in un’attesa palpabile per l’annuncio ufficiale di Stefano Pioli, il nuovo capitolo della sua ambiziosa stagione. La dirigenza, guidata da Rocco Commisso, è al lavoro su molteplici fronti, delineando una strategia che unisce la ricerca di esperienza, gioventù e compatibilità tattica. Il focus primario è la costruzione di un reparto offensivo solido e versatile, capace di supportare le ambizioni europee del club.L’interesse per Edin Dzeko rappresenta un tassello cruciale di questa visione. L’attaccante bosniaco, sebbene prossimo al quarantennimo, incarna un profilo di calciatore di valore inestimabile: una leadership silenziosa, una profonda conoscenza del gioco e una capacità di impatto anche da un ruolo di raccoglitore. La sua esperienza internazionale, maturata in club prestigiosi come Manchester City, Inter e Roma, costituirebbe un punto di riferimento per i più giovani, infondendo fiducia e gerarchia nel gruppo. L’ingaggio a parametro zero, un’opportunità che difficilmente si presenta, amplifica ulteriormente il suo appeal. Un biennale da due milioni di euro a stagione, incrementabile con bonus legati alle prestazioni individuali e di squadra, sembra essere la base dell’accordo, un investimento mirato a bilanciare costi e benefici.Parallelamente, la permanenza di Moise Kean, protagonista di un inaspettato rilancio a Firenze, si configura come un obiettivo imprescindibile. La clausola rescissoria da 52 milioni, valida in Italia e all’estero dal 1° al 15 luglio, rappresenta una sfida per la Fiorentina, poiché potrebbe generare un’asta con club più ricchi, soprattutto provenienti dall’estero. La dirigenza spera che l’attaccante, legato emotivamente alla città e desideroso di consolidare il suo percorso di crescita, resista al richiamo delle big.L’ombra di Ciro Immobile, bomber prolifico e punto fermo del calcio italiano, si è brevemente allungata sulla trattativa. Il suo profilo, pur allettante, appare al momento impraticabile a causa dell’ingente ingaggio residuo con il Besiktas (oltre sei milioni di euro), ben al di sopra delle possibilità economiche della Fiorentina. Tuttavia, la sua candidatura, monitorata anche dal Milan, testimonia l’ampiezza della ricerca condotta dalla dirigenza.Infine, imprescindibili si rivelano le trattative per i riscatti obbligatori di Albert Gudmundsson (Genoa) e Danilo Cataldi (Lazio), due elementi che hanno contribuito significativamente al percorso della squadra e per i quali la società viola intende confermare la propria fiducia entro il 24 giugno, delineando così il volto definitivo del suo futuro. La complessità di queste operazioni sottolinea la meticolosità con cui la Fiorentina si appresta ad affrontare la prossima stagione, puntando su un mix di esperienza, talento e giovani promesse.
Fiorentina, Pioli e Dzeko: il futuro viola prende forma
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