La cerimonia di premiazione del Pisa per la storica promozione in Serie A è stata un momento di grande entusiasmo e gratitudine, che ha riunito nella sala consiliare della città tutta l’élite politica e sportiva locale. Il sindaco Michele Conti ha espresso il suo più sincero ringraziamento ai tifosi e alla squadra per aver reso felice la città con questa impresa epocale, sottolineando l’importanza di un percorso come quello della Pisa che è stato costruito non senza difficoltà. Il presidente Giuseppe Corrado ha invece ringraziato il figlio Giovanni per la sua competenza gestionale e sportiva, che ha permesso alla società di crescere e consolidarsi nel corso degli anni.Il tecnico Filippo Inzaghi ha espresso la sua riconoscenza al presidente Corrado per aver creato un ambiente di lavoro costruttivo e motivante, che ha permesso alla squadra di raggiungere questo traguardo così ambito. Ha anche parlato della determinazione e dell’orgoglio dei giocatori, che hanno dimostrato un atteggiamento esemplare in ogni momento del cammino verso la promozione.Il fratello del tecnico, Simone Inzaghi, è stato ricordato come un grande punto di riferimento per Filippo, che ha sempre trovato il sostegno e l’incoraggiamento nella sua famiglia. La squadra, secondo l’Inzaghi, è “straordinaria” ed è importante che la società si preoccupi di mantenerla unita e motivata anche in Serie A, per non rischiare di disperderla.Infine, il presidente Corrado ha ribadito come Pisa sia un brand straordinario nel mondo del calcio, grazie a una lungimirante gestione che ha permesso alla società di crescere e consolidarsi nel corso degli anni. La città è stata definita “felice” per questo risultato e i dirigenti della società hanno espresso la loro speranza che questa promozione sia solo l’inizio di un nuovo capitolo importante nella storia del Pisa.La festa in Comune ha visto presenti anche molti giocatori della squadra, che sono stati accolti calorosamente dai tifosi e dal sindaco. La città è in festa per la promozione in Serie A e la gente si aspetta con ansia di vedere cosa potrà fare la squadra a livello nazionale.