Il 2025 si chiude per la pallavolo italiana con un trionfo globale che consacra ulteriormente l’eccellenza del movimento.
Dopo i brillanti successi di Perugia e Conegliano in Champions League, culminati con i titoli mondiali di azzurre e azzurri, la Savino Del Bene Scandicci aggiunge un capitolo storico al palmarès, conquistando il Mondiale per Club femminile.
La finale, una sfida inedita e completamente italiana disputata a San Paolo del Brasile, ha visto le toscane imporsi sulla Prosecco doc Imoco Conegliano con un netto 3-1 (30-28; 25-19; 21-25; 25-23), interrompendo il dominio veneto e negando a Conegliano il quarto titolo iridato dopo i successi del 2019, 2022 e 2024.
L’ennesimo successo sottolinea la supremazia italiana nel panorama internazionale della pallavolo femminile, un primato costruito su una combinazione di talento, tecnica, organizzazione e una cultura sportiva profondamente radicata.
La vittoria di Scandicci non è solo un trionfo sportivo, ma anche un simbolo di come l’Italia riesca a coltivare e a sostenere un ecosistema pallavolistico di altissimo livello, capace di competere e di vincere contro le migliori squadre del mondo.
La dinamica della finale ha visto un primo set combattutissimo, con Conegliano che ha preso un vantaggio iniziale significativo, ma che poi ha sprecato quattro set point, concedendo alle toscane la vittoria al tie-break con il punteggio di 30-28.
Scandicci, galvanizzata dal risultato, ha dominato il secondo parziale, sfruttando al meglio l’efficacia dell’attacco di Avery Skinner e la regia precisa.
La reazione di Conegliano nel terzo set non è stata sufficiente a contrastare la tenuta mentale e la forza di Scandicci, che ha chiuso il parziale 25-21.
La partita si è decisa nel quarto set, dove l’esplosività di Ekaterina Antropova ha trascinato le sue compagne verso la vittoria, con un risultato finale di 25-23, frutto di una battaglia punto a punto.
La performance di Antropova, Skinner e Bosetti ha rappresentato la chiave della vittoria per Scandicci, mentre le stelle di Conegliano, Gabi, Isabelle Haak e Ting Zhu, pur mettendo in campo grande talento, non sono riuscite a invertire il corso della partita.
La vittoria di Scandicci segna un cambiamento significativo nel panorama italiano, con la regione toscana che, per la prima volta, interrompe l’egemonia veneta, testimoniando un’evoluzione del movimento pallavolistico a livello nazionale.
Con questa vittoria, l’Italia si conferma potenza indiscussa della pallavolo femminile mondiale, aggiungendo un ulteriore trofeo alla sua ricca storia, e consolidando la propria posizione di leadership nell’ambito dello sport globale.
La capacità di generare talento e di promuovere una competizione interna di elevato livello continua ad assicurare all’Italia un ruolo di primo piano nel futuro della pallavolo internazionale.
