Il prezzo del gas naturale registra un significativo ribasso nell’ultimo periodo, attestandosi sotto la soglia dei 36 euro al megawattora. La tendenza è netta e sembra destinata a proseguire in questa direzione.La discesa non è tuttavia uniforme su tutti i mercati europei, come dimostrato dal caso olandese: ad Amsterdam, infatti, il prezzo dei contratti Ttf (Titoli di Transazione al Terminale) registra un minimo variazione del 0,12%, attestandosi a circa 35,7 euro.Tuttavia la situazione risulta più complessa quando si analizza l’andamento del mercato del gas naturale in generale. Il prezzo dei contratti futures sui principali benchmark europei registra un calo significativo e coerente con la tendenza registrata sul mercato spot.La bassa domanda di gas durante l’inverno ha infatti contribuito a creare un’eccessiva offerta, determinando il conseguente ribasso dei prezzi. Tuttavia il tema più importante rimane quello del riassetto della politica energetica europea e come questo possa influire sulle scelte di spesa delle aziende e dei singoli consumatori.Infatti la questione è complessa anche perché non solo il prezzo del gas ma anche la sua disponibilità e affidabilità sono in continua evoluzione. E’ chiaro quindi che la tendenza ai prezzi inferiori dovrà essere monitorata attentamente per comprendere le sue conseguenze sulla catena del valore dell’industria manifatturiera.Inoltre occorre considerare il contesto macroeconomico e geopolitico: la politica energetica degli Stati Uniti, ad esempio, potrebbe avere un impatto rilevante sul mercato europeo.