Trenta anni di abbracci: il Comitato Girotondo accoglie i bambini delle guerre

Da Chernobyl all’Ucraina, la solidarietà di Gassino diventa speranza concreta.

C’è un filo invisibile che da trent’anni collega Gassino Torinese ai volti e alle storie di centinaia di bambini provenienti da terre ferite da guerre e disastri. Quel filo si chiama Comitato Girotondo ODV, un’associazione di volontariato nata nel 1995, e che da allora ha saputo costruire ponti tra le famiglie italiane e i minori colpiti da eventi drammatici. La loro missione è semplice ma potente: restituire l’infanzia a chi l’ha perduta troppo presto, offrendo settimane di serenità, protezione e affetto in un ambiente sicuro e lontano dal dolore.

Dalla nube radioattiva alla scuola di Gassino

Tutto è cominciato con l’incubo di Chernobyl, quando nel 1996 il Comitato ha iniziato ad accogliere bambini bielorussi provenienti dalle zone contaminate dal disastro nucleare. La permanenza temporanea in un ambiente sano e privo di radiazioni si è rivelata determinante: bastavano 40 giorni di aria pulita e alimenti sicuri per ridurre fino al 50% la presenza di radionuclidi nel corpo dei piccoli ospiti.

In quasi trent’anni, oltre 1.500 bambini bielorussi sono stati ospitati da 1.450 famiglie italiane, per un totale di 243 anni di accoglienza. Ma il lavoro non si è fermato alle mura domestiche: il Girotondo ha promosso missioni mediche, forniture scolastiche, borse di studio e anche la donazione di mezzi di trasporto come autobus e furgoni. Un impegno capillare e generoso, che ha coinvolto 170 volontari italiani per un totale di oltre 5.000 giorni di attività in Bielorussia.

La nuova sfida: accogliere i bambini ucraini

Dopo l’interruzione delle attività in Bielorussia a causa della pandemia e delle restrizioni governative, l’associazione ha saputo reinventarsi. Nel 2023 ha avviato un nuovo progetto di accoglienza per i bambini in fuga dalla guerra in Ucraina. Il principio guida è rimasto immutato: offrire un rifugio temporaneo, lontano dalle sirene, dai rifugi e dalle notti senza sonno.

Nel 2024, 16 bambini e due insegnanti ucraini sono stati accolti da famiglie di Gassino e dintorni. Hanno frequentato la scuola primaria “Gandhi” e, grazie alla presenza di docenti madrelingua, hanno potuto proseguire gli studi senza interruzioni. «Non chiediamo soldi, solo tempo, ascolto e un letto», raccontano i volontari del Girotondo. «L’accoglienza è un dono reciproco. Chi ospita riceve tanto quanto offre».

Un futuro ancora da scrivere

Il cuore di questa esperienza è la gratuità: l’intero progetto si fonda sulla disponibilità volontaria delle famiglie, che aprono le porte della loro casa a chi ne ha più bisogno. E ora si guarda già al futuro: una nuova accoglienza è prevista tra marzo e aprile 2026, e il Comitato Girotondo è già al lavoro per coinvolgere nuove famiglie nel progetto.

A trent’anni dalla sua fondazione, Girotondo è molto più di un’associazione: è una rete di affetto, solidarietà e umanità. È la prova concreta che anche una piccola comunità può cambiare la vita di tanti, rendendo il mondo un luogo più giusto, un bambino alla volta.

Per aderire al progetto o ricevere informazioni: comitato.girotondo@gmail.com

www.comitato-girotondo.it

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