La Liguria è stata investita da un evento meteorologico di eccezionale intensità, con il Savonese e la Val Bormida che hanno subito i danni più gravi durante l’allerta arancione per temporali diramata da Arpal.
La violenza del maltempo, scatenata da una perturbazione atlantica particolarmente vigorosa, ha portato il fiume Bormida a superare criticamente i livelli di guardia, causando esondazioni parziali che hanno interessato numerosi centri abitati.
Oltre ai comuni di Dego e Cairo Montenotte, epicentri del disastro, la furia dell’acqua ha devastato Piana Crixia, Carcare e Mallare, dove si sono verificate inondazioni diffuse e smottamenti che hanno compromesso l’integrità di infrastrutture e abitazioni.
La risposta dei Vigili del Fuoco è stata massiccia e tempestiva, con centinaia di chiamate che hanno richiesto l’intervento dei soccorritori, impegnati anche nel recupero di persone intrappolate in veicoli sommersi.
I dati pluviometrici parlano di un evento di proporzioni storiche: nella sola Dego, tra le 22:00 di ieri e le 7:00 di questa mattina, sono caduti 413 millimetri di pioggia in sole 8 ore, con un’intensità di 111 millimetri in un’ora.
Questo accumulo d’acqua ha rapidamente saturato il suolo, impedendo il deflusso naturale e alimentando le esondazioni.
L’evento testimonia come la combinazione di fattori come l’intensità della precipitazione, l’orografia del territorio e la preesistente saturazione del suolo possano amplificare i rischi idrogeologici.
Le ripercussioni sul sistema di trasporto sono state immediate e significative.
Il traffico ferroviario è stato sospeso sulla linea Savona-Alessandria e Savona-Torino nel tratto di San Giuseppe di Cairo, mentre la linea Breil-Ventimiglia è stata interrotta.
Sulla linea Ventimiglia-Genova, il traffico ha subito pesanti rallentamenti tra Pietra Ligure e Finale Ligure, e anche sulla linea Genova-Torino, tra Arquata Scrivia e Novi Ligure.
La situazione ha evidenziato la vulnerabilità delle infrastrutture di trasporto di fronte a eventi meteorologici estremi, richiedendo interventi urgenti di manutenzione e potenziamento della resilienza.
L’attenzione si è poi spostata verso l’alta Val Bisagno e la Val Trebbia nel genovese, e verso zone come Varese Ligure e le Cinque Terre, dove nuclei temporaleschi continuano a manifestarsi.
La persistenza dell’allerta arancione, valida fino alle 13:00 sul ponente e fino alle 15:00 sul resto della regione, indica la probabilità di ulteriori precipitazioni intense e prolungate.
L’arrivo del fronte principale è atteso nelle prossime ore, con il rischio di aggravare ulteriormente la situazione.
L’evento solleva interrogativi cruciali sulla gestione del rischio idrogeologico in Liguria.
È necessario un approccio integrato che comprenda il monitoraggio costante delle condizioni meteorologiche, il potenziamento dei sistemi di allerta precoce, l’implementazione di misure di mitigazione del rischio come la manutenzione dei corsi d’acqua e la realizzazione di opere di difesa idraulica, e la promozione di una pianificazione territoriale che tenga conto delle caratteristiche del territorio e dei rischi naturali.
Infine, l’evento sottolinea l’importanza di sensibilizzare la popolazione sull’adeguata preparazione e sui comportamenti da adottare in caso di emergenza.