La recente pubblicazione della relazione previsionale aziendale di Amiu solleva serie preoccupazioni in merito alle scelte finanziarie dell’amministrazione comunale guidata da Monica Salis.
Un’analisi dettagliata del documento, in particolare alla pagina 38, rivela un incremento significativo della Tassa Rifiuti (TARI) previsto per il 2026.
Si stima un aumento di circa 5 milioni di euro rispetto alle cifre del 2025, passando da un budget di 165.
048.
358 euro a 170.
203.
387 euro.
Questo incremento si aggiunge ad altre misure di natura fiscale che hanno suscitato contestazioni, evidenziando una potenziale rottura con gli impegni presi durante la campagna elettorale.
L’aumento della TARI si pone in netto contrasto con le proiezioni presentate solo un anno fa, quando l’amministrazione Bucci aveva previsto, nella stessa relazione previsionale, una diminuzione della tassa rifiuti fino a 160.
976.
971 euro.
Il gruppo “Vince Genova” in Consiglio comunale denuncia questa inversione di rotta, definendo l’attuale amministrazione come una “Giunta delle tasse e delle menzogne”.
La rapidità con cui la situazione è mutata – meno di quarant’anni dalla precedente previsione – è particolarmente sconcertante.
Non solo si è verificato un aumento dell’IMU, ma la TARI è stata rivista al rialzo per una somma considerevole.
Questa gestione finanziaria è particolarmente critica se considerata alla luce delle promesse fatte in campagna elettorale, quando la sindaca Salis aveva espresso come prioritaria la riduzione della tassa sui rifiuti.
L’attuale traiettoria sembra suggerire una divergenza significativa tra le aspettative dei cittadini e le scelte politiche in atto.
Si apre dunque un dibattito cruciale sulla sostenibilità delle politiche fiscali attuali e sulla loro coerenza con gli impegni presi, con implicazioni concrete sul bilancio familiare e sull’attrattività del territorio.
La questione solleva interrogativi fondamentali sulla trasparenza del processo decisionale e sulla responsabilità politica nei confronti della comunità.