La sentenza del Tribunale di La Spezia ha restituito la piena assoluzione di tutti gli imputati nel complesso caso giudiziario che coinvolgeva presunti favoreggiamenti relativi all’ingresso e al successivo inserimento nel tessuto calcistico italiano di giovani calciatori nigeriani tra il 2013 e il 2017.
L’assoluzione, che pone fine a un lungo e articolato procedimento iniziato nel settembre 2022, interessa figure di spicco, tra cui Luigi Micheli, già amministratore delegato dello Spezia Calcio, difeso da un collegio di avvocati provenienti da Torino e La Spezia.
L’accusa, sostenuta dalla Procura, aveva delineato un presunto sistema orchestrato per permettere a giovani atleti, inizialmente giunti in Italia sotto la copertura di tornei e competizioni giovanili, di permanere sul territorio nazionale al di fuori delle legalità, con l’obiettivo di consentire loro di essere poi tesserati da club italiani una volta raggiunta la maggiore età.
L’impianto accusatorio vedeva un’organizzazione volta a eludere le normative sull’immigrazione e a sfruttare il talento di questi giovani calciatori, generando potenziali profitti e vantaggi competitivi per le società coinvolte.
Il Tribunale, a seguito di un’approfondita disamina delle prove raccolte nel corso del dibattimento, ha ritenuto l’assenza di elementi sufficienti per sostenere l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
La decisione si fonda sulla valutazione dell’incongruenza delle testimonianze, sulla mancanza di riscontri documentali in grado di confermare l’esistenza di un sistema strutturato e organizzato per l’elusione delle procedure migratorie.
La sentenza evidenzia come l’impianto accusatorio, pur basato su indizi, non abbia mai raggiunto il livello di certezza probatoria richiesto per la condanna in sede penale.
L’affaire, con ripercussioni che si sono estese ben oltre l’ambito giudiziario, ha precedentemente comportato sanzioni disciplinari per lo Spezia Calcio da parte degli organi di giustizia sportiva italiana, inclusa una penalizzazione finanziaria e un blocco temporaneo del mercato dei trasferimenti imposto dalla FIFA nel 2021.
Tale provvedimento, che aveva fortemente compromesso le attività sportive e gestionali del club, è stato successivamente revocato grazie a un ricorso vittorioso presentato presso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna.
La decisione di Losanna, pur riconoscendo la necessità di tutelare l’integrità del sistema sportivo, aveva espresso riserve sulla correttezza delle procedure seguite dagli organi di giustizia sportiva italiani, sottolineando l’importanza di garantire il rispetto dei principi del contraddittorio e del giusto processo anche in ambito sportivo.
La sentenza del Tribunale di La Spezia, ora, chiude definitivamente la vicenda, liberando gli imputati da ogni accusa penale e segnando un punto fermo sulla necessità di prove concrete e inconfutabili in materia di diritto penale.