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mercoledì 19 Novembre 2025

Autonomia Differenziata: Firmata la Pre-Intesa Liguria-Governo

La firma della pre-intesa sull’autonomia differenziata tra il Ministro per le Autonomie, Roberto Calderoli, e il Presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, segna un passo significativo verso una ridefinizione dei rapporti tra Stato e enti territoriali.
L’atto, formalizzato nella prestigiosa cornice di Piazza De Ferrari a Genova, non si configura come un accordo finale, bensì come un impegno reciproco a proseguire e intensificare le trattative già in corso, orientandole verso la stipula di un’intesa più dettagliata e vincolante.

Questa pre-intesa, lungi dall’essere una mera formalità burocratica, apre una finestra su una complessa architettura di deleghe legislative e amministrative che, una volta formalizzate, potrebbero rimodellare in maniera sostanziale il panorama amministrativo italiano.
Le quattro aree identificate – Protezione Civile, professioni, previdenza complementare e integrativa, e coordinamento della finanza pubblica in ambito sanitario – sono state scelte non a caso, ma riflettono aree di intervento critiche per lo sviluppo e l’efficienza del sistema ligure, e potenzialmente replicabili anche in altre regioni che aspirano a percorsi autonomi.
Consideriamo, ad esempio, la Protezione Civile.

La delega in questo campo implica non solo la gestione operativa in caso di calamità naturali, ma anche la pianificazione preventiva, la formazione del personale e la gestione delle risorse, un’area in cui una gestione più agile e radicata sul territorio, come quella che l’autonomia differenziata potrebbe garantire, si prospetta particolarmente vantaggiosa.
Analogamente, la riorganizzazione delle professioni, intesa come un processo di riconoscimento, abilitazione e supervisione degli ordini professionali, può favorire l’innovazione e la competitività, eliminando barriere burocratiche e promuovendo la mobilità dei professionisti.
Il tema della previdenza complementare e integrativa, invece, tocca una questione cruciale per il futuro del sistema pensionistico italiano, offrendo alle regioni la possibilità di sperimentare modelli di finanziamento e gestione più flessibili e rispondenti alle esigenze specifiche dei propri cittadini.

Infine, il coordinamento della finanza pubblica in ambito sanitario, una delle aree più complesse e delicate, rappresenta un’opportunità per migliorare l’efficienza della spesa pubblica, ottimizzare l’allocazione delle risorse e garantire l’accesso equo alle cure, tenendo conto delle peculiarità demografiche e sanitarie del territorio ligure.
È importante sottolineare che la pre-intesa non è un atto isolato, ma si inserisce in un più ampio dibattito sull’autonomia differenziata, un processo complesso e articolato che solleva questioni di carattere costituzionale, finanziario e sociale.

La sua realizzazione richiederà un confronto aperto e costruttivo tra tutte le parti interessate, al fine di garantire che i benefici dell’autonomia siano condivisi da tutti i cittadini e che l’unità nazionale sia preservata.
La discussione che ora si apre è destinata a essere lunga e ricca di implicazioni, aprendo potenzialmente la strada a una nuova stagione di riforme istituzionali e di decentramento amministrativo.

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