Nel corso dell’ultimo anno, che si estende da giugno 2024 a maggio 2025, il Comando Provinciale Carabinieri di Genova ha registrato un’intensa attività operativa, testimoniata da un quadro complessivo di 951 arresti e 5.220 persone segnalate alle autorità giudiziarie. Questi dati, presentati dal Comandante Provinciale, Colonnello Alessandro Magro, nell’ambito delle celebrazioni per il 211° anniversario della fondazione dell’Arma, riflettono l’impegno costante nel garantire la sicurezza e la legalità nel territorio ligure.L’attività di prevenzione e repressione si è concentrata principalmente su reati predatori, quali furti, rapine e truffe, che affliggono la comunità, e sul contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti, fenomeno che alimenta la criminalità organizzata e danneggia la salute pubblica. Parallelamente, si è intensificato il monitoraggio e la repressione di reati contro il patrimonio, un’emergenza sociale che richiede un approccio multidisciplinare.La presenza capillare sul territorio è stata supportata da un massiccio dispiegamento di risorse umane e tecniche. I controlli, mirati e proattivi, hanno permesso di identificare circa 152.500 persone e di sottoporre a verifica 105.000 veicoli, intercettando situazioni di potenziale pericolo e scoraggiando attività criminali. L’efficacia dell’intervento è stata amplificata dalla gestione di circa 45.000 chiamate di soccorso ricevute attraverso il numero unico di emergenza 112, che ha rappresentato un punto nevralgico per la risposta alle emergenze e la gestione degli interventi.Il Comando ha dedicato particolare attenzione alla tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione. Gli interventi di prevenzione e contrasto si sono estesi alla protezione degli anziani, spesso bersaglio di truffe e raggiri, e alla lotta contro la violenza di genere, che include maltrattamenti in famiglia, stalking e aggressioni sessuali. L’obiettivo è creare un ambiente sicuro e rispettoso per tutti, promuovendo una cultura della legalità e della convivenza civile.Durante la cerimonia celebrativa, sono stati consegnati encomi e riconoscimenti a carabinieri distintisi per il loro valore e professionalità in operazioni particolarmente complesse e delicate. Tra questi, un plauso speciale è andato al Colonnello Michele Lastella e ai carabinieri di Chiavari, che hanno condotto indagini cruciali per la risoluzione dell’omicidio di Mahmoud Abdalla, il giovane barbiere assassinato a Genova e il cui corpo è stato ritrovato a Chiavari. Questa vicenda, che ha scosso profondamente la comunità, sottolinea l’importanza del lavoro investigativo e l’impegno costante delle forze dell’ordine nel perseguire la giustizia e nel portare alla luce la verità. L’operazione ha dimostrato la capacità di collaborare efficacemente a livello locale e l’abilità di ricostruire un quadro complesso, portando a conclusione un caso di grande impatto emotivo e mediatico.