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giovedì 6 Novembre 2025

Cocaina liquida a Genova: arrestata donna in un supermercato

Nel cuore di Genova, un’operazione mirata della squadra mobile ha portato all’arresto di una donna sudamericana di 35 anni, insospettita custode di un ingente quantitativo di cocaina.
La scoperta, avvenuta all’interno di un supermercato situato in corso Europa, ha rivelato una sofisticata operazione di traffico di stupefacenti.

Sedici chilogrammi di cocaina, abilmente disciolta in forma liquida, erano stati nascosti in flaconi occultati in uno spogliatoio riservato al personale.
La tecnica impiegata, volta a eludere i controlli doganali e le ispezioni, testimonia una pianificazione meticolosa.

La dissoluzione della cocaina in solventi chimici ne altera le caratteristiche fisiche, rendendo più difficile la sua individuazione e consentendo di aggirare le procedure di controllo, specialmente quelle applicate negli aeroporti.

Successivamente, il processo di “ritrattamento” separa la cocaina pura dalle sostanze utilizzate per la dissoluzione, preparandola per la successiva immissione nel mercato illecito.

L’arresto è stato preceduto da un’accurata attività di indagine, scaturita da una segnalazione, la cui fonte resta al momento riservata.

L’irruzione degli agenti, supportata dalle unità cinofile, si è rivelata decisiva: i cani addestrati hanno immediatamente individuato l’armadietto della donna, svelando il nascondiglio.

Le indagini in corso si concentrano ora sull’identificazione dei destinatari finali della droga, tracciando la filiera criminale che si cela dietro l’operazione.
L’ipotesi più accreditata è che la donna, pur essendo figura centrale nella custodia della merce, operasse come intermediaria, fungendo da custode temporanea per conto di organizzazioni più strutturate.

La sua abitazione e i luoghi frequentati sono stati perquisiti alla ricerca di ulteriori indizi e collegamenti.

Non si esclude che la donna fosse incaricata di custodire i flaconi in un luogo considerato sicuro, in attesa che soggetti terzi si occupassero del processo di “ritrattamento” e della successiva distribuzione della droga nei circuiti di spaccio, in particolare quelli legati alla movida genovese.

La complessità dell’organizzazione criminale suggerisce un coinvolgimento di più persone e la possibile presenza di una rete di supporto logistica e finanziaria, che gli investigatori stanno ora cercando di ricostruire con precisione.

L’operazione rappresenta un colpo significativo al traffico di droga nella regione e sottolinea l’importanza della collaborazione tra forze dell’ordine e della capacità di interpretare e seguire anche le più sottili segnalazioni.

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