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mercoledì 5 Novembre 2025

Consulta carcere-città: Genova ripensa la giustizia e il reinserimento.

Genova inaugura un modello innovativo di gestione della giustizia penale e di reinserimento sociale con l’istituzione della Consulta carcere-città.

Questa iniziativa, frutto della visione della Giunta Salis e promossa dall’assessora al Welfare Cristina Lodi, si avvale del contributo congiunto degli assessori alla Sicurezza urbana (Arianna Viscogliosi), alla Partecipazione dei cittadini (Davide Patrone), alle Pari opportunità (Rita Bruzzone) e al Diritto di cittadinanza (Emilio Robotti), dimostrando un approccio integrato e multidisciplinare.

La Consulta non rappresenta un mero atto amministrativo, ma una dichiarazione di intenti: riconoscere la popolazione carceraria non come un’entità marginale e problematica, ma come una componente della comunità cittadina che necessita di attenzione, opportunità e percorsi di responsabilizzazione.

L’obiettivo primario trascende la semplice esecuzione della pena, mirando a una ridefinizione del ruolo del carcere come luogo di crescita personale e di preparazione al reinserimento sociale.
Si tratta di un cambio di paradigma che sposta l’attenzione dalla mera repressione alla riabilitazione, promuovendo un approccio più umano e costruttivo nei confronti del detenuto.

L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di riflessione sulla giustizia riparativa, con la firma di un protocollo con la Conferenza nazionale che punta a coinvolgere attivamente tutti gli attori sociali: aziende, associazioni di volontariato, scuole, parrocchie, e, naturalmente, i detenuti stessi.

L’attenzione è rivolta a creare opportunità di formazione professionale e di accesso al mondo del lavoro, fattori cruciali per un reinserimento efficace e duraturo.
Un punto cruciale da affrontare è lo stigma sociale che grava sugli ex detenuti.

L’amministrazione comunale intende contrastare questa barriera attraverso campagne di sensibilizzazione e iniziative culturali rivolte alla cittadinanza, promuovendo una maggiore comprensione e accettazione.
Questo lavoro, inevitabilmente complesso e di lungo termine, richiede una forte collaborazione tra istituzioni, organizzazioni del terzo settore e cittadini, creando una rete di supporto che possa accompagnare il percorso di reinserimento.
L’istituzione della Consulta carcere-città segna un passo avanti significativo nella direzione di una giustizia più equa e inclusiva, non solo per i detenuti, ma per l’intera comunità genovese, contribuendo a costruire una società più coesa e resiliente.

È un investimento nel futuro, un atto di speranza e un impegno concreto verso una cultura della seconda possibilità.

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