sabato 26 Luglio 2025
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Contraffazione: un costo nascosto per l’Italia e la sicurezza.

L’apparente convenienza dell’acquisto di prodotti contraffatti cela una rete di conseguenze pervasive e dannose, che erodono il tessuto economico, sociale e ambientale del nostro Paese.

Le cifre parlano chiaro: in Italia, la contraffazione sottrarre annualmente circa 88.

000 posti di lavoro e genera un danno economico che si aggira intorno ai 4,2 miliardi di euro in termini di vendite perse, a cui si aggiungono ben 10,3 miliardi di euro di mancato gettito fiscale.
Queste stime, rese note nell’ambito dell’iniziativa congiunta italo-francese “La Contrefaçon Dupe”, testimoniano la portata di un fenomeno che va ben oltre la semplice violazione di diritti di proprietà intellettuale.
L’evento, tenutosi a Ventimiglia, ha avuto lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui molteplici aspetti negativi legati alla diffusione di merci false, spesso spacciate per prodotti di lusso o beni di consumo di marca.

L’iniziativa, promossa da Confesercenti e Confcommercio, in collaborazione con istituzioni e associazioni come la Camera di Commercio Riviere di Liguria, Indicam e Unifab, non si limita a denunciare l’illegalità del commercio contraffatto, ma mira a informare i consumatori sui rischi che essi stessi corrono.

I pericoli non sono esclusivamente economici.

La contraffazione, infatti, è spesso associata a standard qualitativi scadenti che possono compromettere la sicurezza e la salute dei consumatori, soprattutto nel caso di prodotti alimentari, farmaceutici o articoli per l’infanzia.
La mancanza di controlli e certificazioni comporta l’impiego di materiali tossici, processi produttivi non sicuri e una totale assenza di garanzia in caso di malfunzionamento o effetti collaterali.
L’aspetto cruciale da considerare è l’interconnessione tra contraffazione e criminalità organizzata.

Dietro la vendita di prodotti falsi si celano spesso organizzazioni criminali, come la mafia, che reinvestono i proventi illeciti in altre attività illegali, alimentando un circolo vizioso di violenza e corruzione.

La presenza di “soldati” legati alla criminalità organizzata, come denunciato dai promotori dell’iniziativa, non è un fenomeno folkloristico o un’attività commerciale alternativa, ma una seria minaccia alla legalità e alla sicurezza del Paese.

Un elemento significativo è il coinvolgimento di acquirenti stranieri, in particolare francesi, come evidenziato dalle autorità.

Per contrastare efficacemente il fenomeno, è fondamentale un’azione coordinata a livello internazionale, come dimostra l’organizzazione di eventi analoghi anche in Francia, con l’obiettivo di informare i consumatori sui rischi per la sanità pubblica e per l’economia.
È altresì importante sottolineare che l’acquisto di prodotti contraffatti non è solo un reato, ma anche un’esposizione a sanzioni legali.
I consumatori, in caso di controlli, possono incorrere in multe salate e, in alcuni casi, anche in denunce penali, una conseguenza inattesa e onerosa per chi cerca un vantaggio economico effimero.
La lotta alla contraffazione è, dunque, una responsabilità condivisa che richiede l’impegno di istituzioni, imprese e cittadini, per tutelare la legalità, la sicurezza e il benessere collettivo.

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