L’operazione “EdilPro”, condotta dalla Guardia di Finanza di Savona sotto la direzione della Procura della Repubblica, ha portato a una complessa serrata contro un gruppo di dieci imprese edili, colpite da indagini plurime e convergenti, riguardanti reati fallimentari, manipolazione di bilanci societari, frode fiscale e riciclaggio di capitali. L’indagine, sviluppatasi in un’area geografica che abbraccia Liguria, Piemonte e Lombardia, ha messo in luce un sofisticato schema di elusione fiscale orchestrato a livello intersocietario, con ripercussioni economiche di notevole entità.Il nucleo centrale dell’illecito si fonda sulla creazione e l’utilizzo di società schermo, entità prive di sostanza economica reale, funzionali a mascherare la vera titolarità dei flussi finanziari e a distorcere la percezione del patrimonio effettivo delle imprese coinvolte. Questo meccanismo ha permesso di generare crediti d’imposta fittizi, indebitamente utilizzati per compensare imposte non dovute, incrementando artificialmente la capacità di deflussi finanziari delle società.L’analisi della documentazione contabile e extracontabile, sequestrata durante le attività investigative, ha rivelato una significativa evasione fiscale, quantificata in circa cinque milioni di euro derivanti dall’utilizzo fraudolento di crediti d’imposta inesistenti. A questa cifra si aggiunge una base imponibile sottratta all’erario per un valore di dieci milioni di euro, e ulteriori due milioni di euro di imposte sull’IVA evase. Il complesso sistema di frode non si è limitato all’evasione fiscale diretta, ma ha comportato anche condotte di riciclaggio e auto-riciclaggio dei proventi illeciti, attraverso operazioni finanziarie opache volte a dissimulare l’origine criminale dei fondi.L’operazione ha portato all’arresto di un soggetto, ritenuto il principale artefice del disegno criminoso, e alla denuncia di ulteriori sedici persone, compromesse in ruoli di diversa rilevanza all’interno del sistema fraudolento. A seguito del provvedimento di sequestro emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale, sono state immobilizzate disponibilità finanziarie, beni immobili e partecipazioni societarie per un valore complessivo di nove milioni di euro, con l’obiettivo di procedere, in futuro, alla confisca definitiva dei beni illeciti, sia in forma diretta che per equivalente, al fine di ripianare il danno economico arrecato all’erario e di restituire all’ordinario flusso economico i capitali sottratti. L’inchiesta si preannuncia come un tassello importante nella lotta contro l’evasione fiscale nel settore delle costruzioni e un monito sull’importanza di una vigilanza costante e di un’analisi approfondita dei flussi finanziari delle imprese.
Costruzioni: Finanziaria, Tana di Frodi e Arresti
Pubblicato il
