L’amministrazione comunale di Genova, guidata dalla sindaca Silvia Salis, ha inaugurato un percorso di revisione strategica del progetto funiviario che dovrebbe collegare la città a Forte Begato.
Il primo incontro ufficiale con i vertici di Doppelmayr e Collini, le aziende incaricate della realizzazione dell’opera, ha sancito l’avvio di un tavolo tecnico volto a valutare in maniera approfondita la fattibilità – giuridica, tecnica ed economica – di una soluzione alternativa al progetto originariamente approvato nel precedente mandato.
Al confronto, oltre all’assessore Massimo Ferrante, responsabile dei Lavori Pubblici, hanno partecipato tecnici comunali, a testimonianza dell’importanza attribuita a un’analisi rigorosa e multidisciplinare.
La visione che anima l’amministrazione Salis non si limita alla semplice realizzazione di un impianto funiviario.
Si tratta di un’ambiziosa riqualificazione urbana e paesaggistica, mirata a creare una vera e propria “Collina e Valletta dello Sport”, un polo dedicato al tempo libero e all’attività fisica che abbracci l’area compresa tra il Lagaccio e Granarolo.
Questo spazio, concepito come un’oasi fruibile da tutti i cittadini senza costi, dovrebbe rappresentare un elemento di aggregazione sociale e di potenziamento dell’offerta turistica e ricreativa della città.
L’estensione della cremagliera Principe-Granarolo fino a Forte Begato è considerata un tassello fondamentale di questo progetto più ampio.
Si tratta di un’infrastruttura strategica che, oltre a migliorare l’accessibilità alla collina di Begato, dovrebbe stimolare lo sviluppo di attività sportive e ricreative lungo il percorso, generando un impatto positivo sull’economia locale e sulla qualità della vita dei residenti.
Tuttavia, l’amministrazione comunale intende perseguire questa visione con una ferma attenzione al benessere delle comunità locali.
In particolare, si ribadisce con forza l’assoluta contrarietà alla realizzazione di qualsiasi intervento che possa intaccare il tessuto sociale e abitativo del quartiere Lagaccio.
La tutela delle residenze e la salvaguardia della vita quotidiana dei suoi abitanti rappresentano un principio inderogabile che guiderà ogni decisione e orienterà la definizione del nuovo progetto.
Il tavolo tecnico dovrà pertanto analizzare con estrema cura le implicazioni ambientali, sociali ed economiche di ogni possibile soluzione, al fine di individuare la soluzione più sostenibile e condivisa, in grado di conciliare le esigenze di sviluppo infrastrutturale con la tutela del patrimonio umano e paesaggistico della città.