martedì 7 Ottobre 2025
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Gaslini: Tra Riqualificazione e Timori per il Futuro Pubblico

Il Gaslini, polo pediatrico di eccellenza per la Liguria e un punto di riferimento a livello nazionale, è al centro di un’ambiziosa riqualificazione infrastrutturale e funzionale che solleva interrogativi cruciali circa la salvaguardia della sua identità pubblica e la tutela dei diritti dei suoi operatori.

L’approccio scelto, basato su partenariati pubblico-privato (PPP), implica impegni finanziari pluriennali, estendendosi per almeno due decenni e gravando significativamente sui bilanci regionali.
La RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) esprime una legittima preoccupazione per l’equilibrio finanziario di questa complessa operazione e, soprattutto, per il mantenimento del controllo pubblico sull’istituto.
Le garanzie precedentemente fornite dalla Regione Liguria e dalla Cassa Depositi e Prestiti, pur essendo state considerate un primo passo, appaiono oggi insufficienti a dissipare i timori di una progressiva erosione della dimensione pubblica del Gaslini, rischiando una forma di privatizzazione occulta che ne comprometterebbe l’accessibilità e la missione originaria.
Al di là delle questioni finanziarie, la RSU pone l’attenzione sulla fragilità della condizione lavorativa di un numero rilevante di dipendenti, in particolare quelli con contratti a termine e di somministrazione.
In un contesto già segnato da una grave carenza di personale, la stabilità occupazionale e la garanzia di condizioni di lavoro dignitose rappresentano priorità imprescindibili.

La precarizzazione del lavoro, se non adeguatamente mitigata, rischia di compromettere la qualità dell’assistenza e il benessere degli stessi operatori sanitari.

L’assemblea dei lavoratori, esprimendo unanime sentire, ha conferito alla RSU un mandato inequivoco: perseguire con ogni strumento a disposizione la difesa della vocazione pubblica del Gaslini e la tutela dei diritti dei lavoratori.

Si tratta di un atto di responsabilità nei confronti della collettività e un monito alle istituzioni, affinché si assumano impegni concreti e trasparenti, garantendo non solo la sostenibilità economica del progetto, ma anche il rispetto dei principi di equità, accessibilità e qualità nell’erogazione dei servizi sanitari.
La battaglia per il Gaslini è, in ultima analisi, una battaglia per la salvaguardia del diritto alla salute e per la difesa di un modello di sanità pubblica orientato al bene comune.
La richiesta di trasparenza e di garanzie non è un atto di opposizione, ma un contributo costruttivo per la realizzazione di un progetto che, pur nell’innovazione delle sue forme, rimanga saldamente ancorato ai valori fondanti della sanità pubblica.

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