lunedì 22 Settembre 2025
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Genova

Gaza: Sindacati Italiani Propongono Embargo per Pressione su Israele

Il dibattito internazionale attorno alla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza sta catalizzando un’ondata di proteste e rivendicazioni, che si traduce in Italia in un’intensificazione delle azioni sindacali e nel rilancio di proposte concrete per esercitare pressione sul governo israeliano.

Il sindacato Usb, in prima linea in questo fronte di mobilitazione, propone un embargo commerciale mirato, estendibile a tutti i beni diretti sia verso Israele che provenienti dal paese, come strumento per contrastare le politiche del governo Netanyahu e mitigare le conseguenze del conflitto sulla popolazione civile.
La proposta, discussa durante un presidio di protesta presso il porto di San Benigno a Genova, nel contesto di uno sciopero generale indetto dai sindacati di base, rappresenta un’escalation delle azioni di protesta, affiancandosi al sostegno alla “Global Sumud Flotilla”, un’iniziativa umanitaria volta a rompere il blocco di Gaza.

Il membro del direttivo nazionale Usb, Francesco Staccioli, ha sottolineato l’urgenza di un’azione concreta, evidenziando come l’arrivo previsto di una nave contenente, potenzialmente, materiale bellico, abbia rappresentato un rischio inaccettabile, prontamente segnalato alle autorità.
La mancata arrivo della nave, tuttavia, non diminuisce la necessità di una vigilanza costante e di un impegno sindacale più incisivo.

L’appello di Staccioli rivolto agli altri sindacati, in particolare alla Cgil, è un invito esplicito a seguire l’esempio dell’Usb dichiarando uno sciopero contro le navi destinate a rafforzare il conflitto.

Questa proposta, ambiziosa e potenzialmente dirompente, riflette la crescente frustrazione di una parte del mondo del lavoro di fronte all’inerzia delle istituzioni europee e all’apparente impotenza di fronte alla tragedia umanitaria in corso.

Il movimento di protesta, che coinvolge un numero significativo di piazze in tutta Italia – Roma, Milano, Napoli, Cagliari, Livorno, per citarne alcune – testimonia l’emergere di una coscienza collettiva, un risveglio morale che ha portato la popolazione a rivendicare un ruolo attivo nella risoluzione del conflitto.
Genova, città medaglia d’oro per la Resistenza, si configura come un epicentro cruciale di questo movimento, un simbolo di coraggio e di impegno civico.

Riccardo Rudino, del Collettivo autonomo lavoratori portuali, descrive la mobilitazione come un momento di riscatto per un Paese “normalizzato al ribasso”, un’occasione per riaffermare i valori di dignità e solidarietà.
I numeri impressionanti delle proteste dimostrano una crescente consapevolezza e una profonda insofferenza verso la violenza e l’ingiustizia.
Il sostegno alla “Global Sumud Flotilla” si configura come un atto di solidarietà concreta con la popolazione di Gaza, un gesto che auspica un futuro di pace e di giustizia.

L’azione sindacale, quindi, si configura non solo come protesta, ma anche come contributo attivo alla costruzione di un futuro più equo e umano.

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