Il XIII Congresso Nazionale degli Istruttori del CAI, dedicato all’alpinismo, scialpinismo, arrampicata libera e sci escursionismo, ha concluso oggi i suoi lavori a Genova, lasciando un’eco di riflessioni e prospettive innovative.
La due giorni, che ha visto la partecipazione di oltre trecento esperti e appassionati, si è rivelata un’occasione preziosa per analizzare le sfide e le opportunità legate alla montagna in un contesto globale in rapida evoluzione.
L’intervento della consigliera delegata alla sindaca Salis, Vittoria Canessa Cerchi, durante la cerimonia conclusiva a Palazzo Ducale, ha sottolineato il significato profondo di questo evento per la città.
Genova, tradizionalmente percepita come città di mare, ha riscoperto e celebrato la propria identità alpina, richiamando l’importanza delle colline, dei forti e dei sentieri che si snodano verso l’Appennino.
Questa dicotomia, mare e montagna, non deve essere vista come una contraddizione, bensì come una ricchezza da valorizzare.
Il paesaggio, in questa ottica, non è mero spettacolo da contemplare, ma un patrimonio complesso che implica responsabilità, memoria storica e progettazione del futuro.
Il congresso ha offerto ai partecipanti la possibilità di coniugare l’approfondimento tecnico e scientifico con la scoperta della città, in occasione dei “Rolli Days”, testimoniando un impegno concreto verso un turismo sostenibile.
Un volano di crescita cruciale per l’entroterra ligure, spesso marginalizzato, che può beneficiare di un afflusso turistico diversificato e attento alla tutela dell’ambiente e delle tradizioni locali.
Il CAI, come comunità, si è confermato custode di un ethos unico, dove la montagna non è solo uno spazio fisico da conquistare, ma una vera e propria *scuola di vita*, un laboratorio di valori come il coraggio, la solidarietà e l’importanza del lavoro di squadra.
In un’epoca segnata da divisioni e individualismo, l’alpinismo può ispirare un modello di società basato sulla collaborazione, la fiducia reciproca e la perseveranza, principi che dovrebbero permeare anche l’azione politica.
L’amministrazione comunale ha espresso il proprio sostegno a chi vive e opera in montagna, riconoscendo che uno sviluppo realmente sostenibile passa per la valorizzazione dell’entroterra, la manutenzione dei sentieri, la salvaguardia dei piccoli borghi e la promozione della sicurezza.
Ogni investimento in questo territorio non è una spesa, ma un investimento strategico nel futuro, nell’ambiente e nella coesione sociale, un atto di amore verso un patrimonio inestimabile che definisce l’identità della nostra nazione e la rende resiliente di fronte alle sfide del domani.
Il congresso ha rappresentato un passo fondamentale verso una visione integrata e lungimirante, capace di coniugare passione per la montagna, responsabilità ambientale e sviluppo economico.