Genova si proietta verso un modello di gestione dei rifiuti più efficiente e integrato nel tessuto urbano, inaugurando un progetto pilota di ecoisole interrate.
L’approvazione da parte della Conferenza di Servizi dell’Amiu segna un punto di svolta nella riqualificazione delle aree dedicate alla raccolta differenziata, un’operazione che va ben oltre la semplice sostituzione dei tradizionali cassonetti.
L’iniziativa, che prevede la realizzazione di sei nuove infrastrutture sotterranee, si configura come un investimento strategico per migliorare la qualità della vita dei cittadini e rafforzare l’identità di una città attenta all’ambiente e all’innovazione.
L’intervento non si limita a una riduzione dell’impatto visivo, spesso percepito come un elemento negativo negli spazi pubblici.
Le ecoisole interrate, frutto di tecnologie all’avanguardia, ottimizzano l’utilizzo dello spazio urbano, liberando aree che possono essere destinate a servizi per la comunità o a spazi verdi.
La maggiore capienza, rispetto ai contenitori superficiali, riduce la frequenza dei prelievi, diminuendo il traffico di veicoli dedicati alla raccolta e, conseguentemente, l’inquinamento acustico e atmosferico.
La sistemazione sotterranea, inoltre, minimizza la dispersione di odori e previene il degrado estetico delle aree circostanti, contribuendo a creare un ambiente più salubre e gradevole.
L’assessora comunale all’Ambiente, Silvia Pericu, sottolinea come questo progetto rappresenti un elemento chiave nella strategia di trasformazione ambientale del Comune, orientata alla sostenibilità e all’adozione di soluzioni innovative.
L’implementazione delle ecoisole interrate si inserisce in un quadro più ampio di interventi volti a promuovere una gestione più consapevole dei rifiuti, incentivando la differenziazione a monte e migliorando l’efficienza del servizio a valle.
L’obiettivo è quello di creare una città più “verde”, “smart” e “resiliente”, capace di affrontare le sfide ambientali del futuro con maggiore efficacia.
Le prime sei ecoisole saranno collocate in aree strategiche del territorio comunale: piazza Pallavicini (Rivarolo), piazza Rissotto (Bolzaneto), piazza Rossetti (con sedi distinte lato ponente e levante), piazza Paolo da Novi (Foce), e piazza Henry Dunant (Albaro).
Ogni sito sarà dotato di quattro contenitori “Easy Underground”, un sistema modulare composto da vasche prefabbricate in cemento armato, rinforzate da strutture metalliche zincate a caldo, per garantire durabilità e resistenza agli agenti atmosferici.
Questi sistemi avanzati integrano funzionalità come l’identificazione degli utenti, controlli di accesso per prevenire utilizzi impropri, piattaforme di sicurezza per il personale addetto al carico e scarico, e torrette di conferimento ergonomiche e accessibili.
L’adozione di tecnologie all’avanguardia, come sistemi di monitoraggio a distanza per ottimizzare i percorsi di raccolta e prevenire il rischio di sovraccarico, testimonia l’impegno del Comune di Genova verso una gestione dei rifiuti sempre più efficiente e trasparente, ponendo le basi per un modello di sviluppo urbano sostenibile e a misura di cittadino.
Il successo del progetto pilota determinerà la successiva estensione del sistema ad altre zone della città.