La gestione dei rifiuti a Genova si trova ad affrontare una fase critica, segnata da notevoli rallentamenti nel ritiro dell’indifferenziata, derivanti da difficoltà operative negli impianti di smaltimento extra-regionali.
La situazione, potenzialmente destabilizzante per l’intera città, ha generato un’urgenza di confronto politico che si traduce nella proposta di una commissione consiliare, un’iniziativa sostenuta dal capogruppo di Forza Italia, Mario Mascia, con il consenso dell’assessora al ciclo dei rifiuti, Silvia Pericu.
L’obiettivo primario è evitare il collasso del sistema di conferimento, un evento che comprometterebbe la vivibilità urbana e l’efficienza dei servizi essenziali.
La commissione, concepita come un tavolo di discussione inclusivo, mira a garantire la partecipazione di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, superando logiche partitiche per affrontare una problematica che investe l’intera comunità.
L’audizione dei rappresentanti di Amiu, l’azienda responsabile della gestione dei rifiuti, e dei presidenti dei municipi, espressione del territorio, si prefigge di raccogliere informazioni dettagliate e prospettive locali per elaborare soluzioni concrete.
Il dibattito sulla gestione dei rifiuti non si limita agli aspetti meramente operativi.
Un confronto approfondito è in corso all’interno della maggioranza consiliare, dove l’ipotesi di ricorrere a impianti di termovalorizzazione, come inceneritori, sta suscitando forti resistenze.
Questa proposta, presentata come potenziale soluzione per la risoluzione della crisi, si scontra con le preoccupazioni ambientali e le istanze di un’economia circolare che privilegiano il riciclo e il recupero di materiali.
Le voci contrarie, provenienti da associazioni ambientaliste, gruppi civici come Avs, forze politiche come M5S e Linea Condivisa, e anche da settori del Partito Democratico, evidenziano la necessità di esplorare alternative più sostenibili e in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione.
La complessità della questione richiede un approccio olistico, che consideri non solo l’aspetto dello smaltimento, ma anche la prevenzione della produzione di rifiuti, la promozione della raccolta differenziata e lo sviluppo di filiere di riciclo avanzate.
La discussione in corso, e la successiva aggiornamento prevista per tra dieci giorni, si prefiggono di definire una strategia a lungo termine per la gestione dei rifiuti a Genova, un piano che bilanci le esigenze operative con le responsabilità ambientali e le aspettative della cittadinanza.
La ricerca di un consenso ampio, che superi le divisioni ideologiche, si presenta come la condizione essenziale per affrontare con successo questa sfida cruciale per il futuro della città.