“Genova merita di più, e la sua immagine non può continuare ad essere offuscata da ombre che minano la fiducia dei cittadini e compromettono l’efficacia delle istituzioni.” Con queste parole la sindaca Silvia Salis ha affrontato la delicata questione sollevata dall’inchiesta in corso, un’indagine complessa che coinvolge figure di spicco della Polizia Locale e che ha inevitabilmente generato sconcerto e preoccupazione nell’intera comunità. La sindaca, affiancata dall’assessore Viscogliosi e dal vicesindaco Terrile, ha sottolineato la necessità di una risposta chiara e tempestiva, non tanto in chiave giustizialistica, ma per garantire trasparenza e ripristinare un clima di fiducia. “Non siamo qui per condanne affrettate, ma per assumerci la responsabilità di agire con determinazione e visione, per tutelare l’onorabilità della stragrande maggioranza di uomini e donne che quotidianamente operano con professionalità e dedizione al servizio della città.”L’inchiesta, articolata in tre filoni distinti, richiede un’analisi approfondita e una gestione separata per evitare generalizzazioni improprie e per tutelare l’operato di coloro che, al di fuori dei presunti illeciti, continuano a svolgere il loro lavoro con impegno. “È imperativo attendere gli esiti delle indagini, nel rispetto del contraddittorio e della presunzione di innocenza, ma è altrettanto urgente avviare un processo di riorganizzazione profonda e strutturale della Polizia Locale.”La sindaca ha evidenziato una riflessione strategica cruciale: la necessità di una ridefinizione precisa delle competenze e dei confini operativi della Polizia Locale, al fine di evitare sovrapposizioni con le altre forze di polizia presenti sul territorio. “Questa sovrapposizione, oltre a generare confusione e inefficienze, può compromettere la chiarezza delle indagini e ostacolare l’espletamento delle procedure amministrative e giudiziarie.”Il cambiamento di paradigma richiesto non si limita a una mera ristrutturazione burocratica, ma implica un’evoluzione culturale e operativa. L’approccio repressivo, focalizzato prevalentemente sulla punizione e sul controllo, si è dimostrato inadeguato a risolvere le problematiche sociali e a garantire la sicurezza urbana. “Dobbiamo puntare su un modello di polizia di prossimità, capace di instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione con i cittadini, di ascoltare le loro esigenze e di rispondere in modo proattivo e personalizzato.”L’assessore Viscogliosi ha ricordato un appuntamento già programmato con la sindaca, incentrato proprio sulla riorganizzazione degli uffici e sulla definizione di un nuovo ruolo per la Polizia Locale, orientato alla vicinanza e all’ascolto dei bisogni della comunità. “Questo cambiamento rappresenta un investimento nel futuro di Genova, un impegno a costruire una città più sicura, più giusta e più vivibile per tutti.” La sindaca ha concluso ribadendo: “Genova merita una polizia locale all’altezza delle sfide del nostro tempo, una polizia locale che sia al servizio dei cittadini, non al di sopra di essi.”
Genova: Inchiesta sulla Polizia Locale, la Sindaca chiede Riforma e Fiducia
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