martedì 16 Settembre 2025
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Genova, Occupazione a Palazzo San Giorgio: Scoppia la Crisi Portuale

La protesta dei dipendenti dell’Autorità Portuale di Genova Occidentale (Adsp) ha raggiunto l’apice con un’occupazione di Palazzo San Giorgio, sede dell’ente, segnando un punto di rottura nella gestione e nei rapporti di lavoro.
Lo sciopero, iniziato con un presidio mattutino, non è un mero atto isolato, ma l’espressione di un malessere profondo e pluriennale, radicato in una serie di criticità che vanno oltre la singola questione del trasferimento forzato di un funzionario da Genova a Savona.

La vicenda del trasferimento, lamentata come una palese violazione dell’articolo 55 del contratto nazionale, si configura come un detonatore, ma non ne è la causa originaria.
I sindacati, in prima linea nella mobilitazione, evidenziano un deterioramento progressivo del clima aziendale, caratterizzato da una sempre maggiore distanza tra i lavoratori e i vertici dell’Autorità Portuale.

Questa frattura, alimentata da un senso di frustrazione e mancanza di ascolto, si è acuita durante i due anni di commissariamento, periodo in cui l’ente ha subito un’intensa attività di riorganizzazione e controllo esterno.

Nonostante l’arrivo del nuovo presidente, le speranze di un cambiamento significativo si sono rivelate vane, lasciando i dipendenti in una situazione di profonda insoddisfazione.
L’occupazione di Palazzo San Giorgio rappresenta quindi un atto di rivendicazione che mira a ristabilire un dialogo costruttivo e a riaffermare il rispetto del contratto collettivo.

I sindacati denunciano un clima di tensione costante, dove la collaborazione, un tempo elemento distintivo dell’ente, è stata progressivamente erosa da decisioni unilaterali e da una gestione percepita come autoritaria.
La protesta non si limita a una semplice richiesta di riparazione per il singolo caso del trasferimento, ma si configura come una richiesta di trasparenza, di partecipazione e di un reale coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni che riguardano il futuro dell’Autorità Portuale.

Il gesto di solidarietà da parte delle altre Adsp italiane, che hanno indetto assemblee virtuali per collegarsi con i colleghi genovesi, sottolinea la rilevanza della questione a livello nazionale e la preoccupazione condivisa per la tenuta del sistema portuale italiano.
La mobilitazione pone l’attenzione su un problema strutturale, quello del rapporto tra amministrazione e lavoratori, e sulla necessità di un modello di governance più inclusivo e partecipativo, capace di valorizzare il capitale umano e di promuovere un ambiente di lavoro sereno e produttivo.

La speranza è che questa azione di protesta possa innescare un processo di cambiamento profondo, volto a ristabilire un equilibrio duraturo e a garantire il futuro dell’Autorità Portuale di Genova Occidentale.

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