Il Comune di Genova si appresta a implementare una strategia di risposta all’emergenza abitativa con l’avvio, previsto per l’8 dicembre, di un piano strutturato per l’accoglienza.
L’iniziativa, presentata nell’ambito della Smart Week, prevede una prima fase con 220 posti letto dedicati, considerati come nuclei fissi di un sistema più ampio e flessibile.
La sindaca Silvia Salis ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione a incrementare ulteriormente la capacità ricettiva, anticipando l’apertura di ulteriori 50 posti letto e lasciando aperta la possibilità di ulteriori ampliamenti, calibrati in base all’evoluzione dei bisogni emergenti.
Questa flessibilità operativa si rivela cruciale, data la dinamicità delle situazioni di vulnerabilità sociale e la necessità di adattarsi a flussi migratori e crisi economiche.
Un elemento distintivo del piano è la sua vocazione alla decentralizzazione.
La sindaca Salis ha evidenziato che la dispersione geografica dei posti letto non rappresenta solo una questione logistica, ma costituisce un fattore chiave per l’efficacia dell’intervento.
La creazione di centri di accoglienza distribuiti sul territorio comunale mira a ridurre le distanze per gli utenti, facilitando l’accesso ai servizi essenziali (sanitari, sociali, educativi) e promuovendo un’integrazione più rapida e significativa nel tessuto urbano.
Questo approccio decentralizzato si allinea a una visione più ampia di resilienza comunitaria, che riconosce il ruolo fondamentale delle realtà locali (associazioni di volontariato, cooperative sociali, parrocchie) nell’erogazione di servizi e nel supporto alle persone in difficoltà.
La collaborazione tra pubblico e privato sociale rappresenta, in questo contesto, un pilastro fondamentale per la sostenibilità e l’efficacia dell’azione amministrativa.
L’implementazione del piano, inoltre, non si limita alla semplice fornitura di un alloggio temporaneo, ma mira a costruire un percorso di accompagnamento personalizzato, volto a favorire l’autonomia e l’inclusione sociale degli ospiti.
Questo include attività di orientamento al lavoro, supporto all’accesso all’istruzione, consulenza legale e psicologica, e promozione di opportunità di partecipazione civica.
L’obiettivo finale è quello di trasformare un momento di fragilità in un’opportunità di crescita personale e di reinserimento positivo nella comunità.
La Smart Week, in questo senso, offre un’occasione per presentare le tecnologie e le metodologie innovative che verranno utilizzate per monitorare l’efficacia del piano e ottimizzare l’allocazione delle risorse, garantendo la massima trasparenza e responsabilità nell’utilizzo dei fondi pubblici.








