giovedì 25 Settembre 2025
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Genova pro-Palestina: fiaccolata e mobilitazione tra i 100.000

Un’onda di solidarietà pro-palestinese si prepara a riversarsi nelle vie di Genova, culminando in una manifestazione di portata significativa prevista per venerdì sera.
L’iniziativa, promossa da un ampio fronte di associazioni e collettivi che sostengono la causa palestinese, si propone di raccogliere una folta partecipazione, stimata tra i 100.000 e i 150.000 individui, un segnale potente di preoccupazione e impegno civile.

Il punto di partenza simbolico sarà nuovamente la sede di Music for Peace, luogo divenuto epicentro di un movimento che ha saputo mobilitare una vasta gamma di sensibilità e prospettive all’interno della comunità genovese.

A dare il via ufficiale alla chiamata alle armi, nel senso di partecipazione pacifica, è Stefano Rebora, portavoce delle organizzazioni promotrici, a seguito di un incontro presso la Prefettura, un confronto istituzionale volto a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico durante l’evento.

“È imperativo che ciascuno di noi senta la responsabilità di contribuire attivamente”, ha esortato Rebora, sottolineando l’importanza di un passaparola capillare e di un coinvolgimento diffuso.
“La forza di questa mobilitazione risiede nella sua massa.
Un numero così consistente di persone, unite da un’unica aspirazione, è in grado di esprimere la propria voce senza ricorrere alla violenza, esercitando una pressione significativa sulle istituzioni e sensibilizzando l’opinione pubblica.

“Il precedente presidio sotto la Prefettura genovese, un atto di protesta volto a richiamare l’attenzione sulla situazione in Palestina, si è trasformato spontaneamente in un corteo vibrante, un fiume umano che ha invaso piazza De Ferrari, simbolo del potere civico e della richiesta di giustizia.

La scelta di una fiaccolata, un rituale suggestivo e carico di significato, vuole rappresentare la luce della speranza che brilla nell’oscurità del conflitto, un invito alla riflessione e all’azione.

Questa nuova mobilitazione non è solo un evento isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio di crescente preoccupazione internazionale per le conseguenze del conflitto israelo-palestinese.

Le bandiere palestinesi, simbolo di resistenza e aspirazione alla libertà, saranno l’unico vessillo presente, un monito all’unità di intenti e alla solidarietà verso un popolo che rivendica i propri diritti fondamentali.

La manifestazione si pone come un atto di dignità, un appello alla comunità internazionale per un’azione immediata volta a porre fine alla violenza e a garantire un futuro di pace e prosperità per tutti.

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