Nel cuore di Genova, sulla storica salita Santa Brigida, si è rinnovato oggi il ricordo solenne di Francesco Coco, stimato Procuratore Generale della Repubblica, e dei suoi fedeli servitori, il brigadiere Giovanni Saponara, della Polizia di Stato, e l’appuntato dei Carabinieri Antioco Deiana. L’8 giugno 1976, una data indelebile nella memoria della città e del Paese, li vide strappati alla vita dalle mani del terrorismo armato, concretamente, dalle Brigate Rosse. La cerimonia, promossa dall’Unione Nazionale Mutilati per Servizio, ha visto convergere una rappresentanza delle istituzioni, un tributo commosso a un atto di violenza che scosse dalle fondamenta la Repubblica.Il luogo scelto per la commemorazione non è stato casuale: la targa che perpetua la memoria del loro sacrificio sorge proprio nel punto esatto dell’attentato, un monito costante contro l’oblio e un simbolo della resilienza democratica. Accanto al Sindaco di Genova, Silvia Salis, si sono radunate le massime cariche civili, militari e religiose, testimoni di un lutto che risuona ancora, a distanza di decenni. Un picchetto d’onore interforze ha reso omaggio con la deposizione di una corona d’alloro, gesto semplice ma denso di significato, espressione del rispetto e della gratitudine verso coloro che hanno sacrificato la propria vita per la salvaguardia dei valori costituzionali.Le parole che hanno seguito, la lettura delle motivazioni che hanno portato al conferimento delle Medaglie d’Oro al Valor Civile, hanno risuonato con particolare intensità, descrivendo il coraggio, l’onestà e il senso del dovere che animarono Coco, Saponara e Deiana. La loro azione, il loro sacrificio, rappresentano un baluardo contro l’erosione della legalità, un esempio luminoso per le generazioni future. Il ricordo non si è limitato alla solenne deposizione. Una sessione successiva, nell’aula magna del liceo D’Oria, ha visto la partecipazione del Procuratore Generale Enrico Zucca, il quale ha offerto una riflessione profonda sulla necessità di preservare la memoria storica e di contrastare ogni forma di estremismo. L’evento ha visto anche la premiazione degli studenti vincitori di un concorso didattico volto a sensibilizzare i giovani sul fenomeno del terrorismo, stimolando un’analisi critica e una maggiore consapevolezza delle sue conseguenze devastanti. Questo impegno educativo, volto a trasmettere ai ragazzi l’importanza dei valori democratici e della legalità, si configura come un’eredità preziosa per onorare la memoria dei caduti e per costruire un futuro di pace e giustizia. La loro storia, raccontata ai giovani, è un antidoto contro l’indifferenza e un invito all’impegno civile.