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venerdì 14 Novembre 2025

Genova, ritrovato corpo: cittadino marocchino di 33 anni. Indagini in corso.

Il ritrovamento del corpo senza vita, recuperato nelle immediate vicinanze del rio Branega, nel quartiere genovese di Pra’, ha portato all’identificazione della vittima: si tratta di un cittadino marocchino di trentatré anni.

L’attività investigativa, condotta dalla Squadra Mobile, ha permesso di stabilire la sua identità attraverso un’impronta acquisita durante una precedente segnalazione relativa a un ingresso irregolare nel territorio nazionale.
L’episodio solleva questioni complesse, intrecciando la drammaticità di una perdita di una vita umana con le sfide legate alla gestione dei flussi migratori e alle condizioni di vulnerabilità che spesso li accompagnano.
L’ipotesi più accreditata, al momento, è quella di un incidente: l’uomo potrebbe aver trovato rifugio in una delle baracche precarie che punteggiano le aree marginali del quartiere, e, durante una discesa, sarebbe accidentalmente scivolato nel precipizio.
Questa spiegazione, purtroppo, non esclude altre possibilità, che saranno oggetto di approfondimento.

La scoperta del corpo è stata fatta da un escursionista, il quale, dopo averlo individuato, ha prontamente allertato i soccorsi.
La delicatezza della situazione e la necessità di accertare con certezza le circostanze che hanno portato alla morte hanno spinto il pubblico ministero Giancarlo Vona a disporre l’esecuzione di un’autopsia.
L’esame medico-legale avrà lo scopo di determinare con precisione la causa del decesso, escludendo o confermando l’ipotesi accidentale e fornendo elementi utili per ricostruire l’ultimo percorso dell’uomo.
L’evento pone l’attenzione sulle realtà spesso invisibili che si annidano ai margini delle città, quelle zone dove la precarietà abitativa e la marginalità sociale rendono individui particolarmente esposti a rischi e difficoltà.

La vicenda, al di là dell’aspetto puramente investigativo, richiede una riflessione più ampia sulle politiche di accoglienza e sull’integrazione, e sulla necessità di offrire risposte concrete a chi si trova in condizioni di fragilità, garantendo sicurezza e dignità a tutti.
La scomparsa di questo giovane uomo rappresenta una profonda ferita per la comunità genovese e un monito per l’intera nazione.

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