La decisione del Comune di Genova segna una svolta significativa nel futuro della rete metropolitana, con la risoluzione del contratto affidato al consorzio Manelli per l’espansione sia verso la Valpolcevera (Brin-Canepari) che verso Terralba (Brignole-Martinez).
Questo atto, annunciato dalla sindaca Silvia Salis in seguito alla riunione di giunta, e supportato dall’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Ferrante, rappresenta un tentativo di interrompere un ciclo di ritardi e inefficienze che hanno caratterizzato il progetto negli ultimi anni.
L’inerzia del cantiere, aggravata da promesse di accelerazione non mantenute dall’amministrazione precedente, ha generato un profondo disallineamento tra le aspettative e lo stato effettivo dei lavori.
L’assenza di nuove fermate inaugurate negli ultimi otto anni costituisce un dato emblematico, che il nuovo governo comunale si impegna a non replicare.
La risoluzione contrattuale, pertanto, non è semplicemente una revoca, ma un atto di riprogrammazione strategica volto a garantire l’effettiva realizzazione dell’espansione metropolitana.
L’assessore Ferrante ha fornito un quadro dettagliato delle criticità riscontrate.
Il tratto Brin-Canepari, inizialmente previsto per il completamento a marzo 2025, mostra un avanzamento lavori pari al 50%, un dato che, pur indicando un certo progresso, rimane notevolmente indietro rispetto alla tabella di marcia.
Ancora più preoccupante è la situazione del lotto Terralba, dove i lavori sono avanzati solo al 10%, evidenziando un blocco quasi totale dell’attività.
Questa decisione si inserisce in un contesto più ampio di revisione delle priorità infrastrutturali cittadine, che tiene conto non solo delle tempistiche di realizzazione, ma anche della sostenibilità finanziaria e dell’impatto sociale del progetto.
La risoluzione contrattuale con Manelli, che è contemporaneamente impegnata nel cantiere dello scolmatore, solleva interrogativi complessi sulla gestione dei consorzi e sulla capacità di coordinare interventi infrastrutturali di grande portata.
Il Comune si troverà ora a dover avviare una nuova procedura di appalto, definendo criteri più rigorosi per la selezione dell’impresa esecutrice e stabilendo meccanismi di monitoraggio più efficaci per evitare ulteriori ritardi.
L’obiettivo primario è ripristinare la fiducia dei cittadini, garantendo che l’espansione della metropolitana diventi una realtà concreta, contribuendo a migliorare la mobilità urbana e a promuovere lo sviluppo economico del territorio genovese.
L’atto di oggi non è una resa, ma un punto di ripartenza, un’occasione per reimpostare le fondamenta di un progetto cruciale per il futuro della città.