La tragica scomparsa di un uomo di sessantadue anni, avvenuta nella serata di ieri in via Prà, a Genova, solleva interrogativi complessi e si presenta come un incidente dalla dinamica ancora in fase di ricostruzione.
Le indagini condotte dalla sezione Infortunistica della Polizia Municipale si concentrano, al momento, su un’ipotesi preliminare: un contatto accidentale con un autobus di linea sarebbe stato determinante nel decesso.
La ricostruzione degli eventi, basata su testimonianze e analisi preliminari, suggerisce una sequenza di azioni che ha portato alla fatale conclusione.
Il conducente dell’autobus, nel rispettare le regole del codice della strada, si sarebbe fermato per consentire l’attraversamento di un pedone.
Al momento della ripartenza, con il veicolo diretto verso levante, l’uomo, apparentemente con l’intenzione di salire a bordo, avrebbe iniziato a segnalare la propria presenza attraverso gesti – in particolare, sbattendo le mani contro la vetrata laterale destra, in prossimità della porta centrale.
Questo tentativo di comunicazione, innescato forse da un senso di urgenza o da una difficoltà percepita nell’intercettare il mezzo pubblico, si sarebbe rivelato tragicamente controproducente.
Nel tentativo di attirare l’attenzione dell’autista, il pedone avrebbe perso il controllo dell’equilibrio, precipitando a terra.
Gli accertamenti condotti dagli agenti della Polizia Municipale hanno indicato un contatto fisico tra l’autobus e la vittima durante la caduta, sebbene l’intensità e la sua effettiva causalità nell’evento letale siano ora oggetto di un’indagine più approfondita.
L’analisi forense sul corpo della vittima, unitamente alla perizia tecnica sul veicolo e all’audizione formale di testimoni e del conducente, si prefiggono di chiarire con esattezza la dinamica dell’incidente e di stabilire se il contatto con l’autobus abbia contribuito in modo determinante alla morte dell’uomo.
La vicenda solleva, inoltre, riflessioni sull’importanza di una comunicazione efficace tra utenti della strada e autisti di mezzi pubblici, e sulla necessità di garantire la massima sicurezza per i pedoni in aree ad alta densità di traffico.