mercoledì 8 Ottobre 2025
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Genova

Giardini Altadonna: Memoria, Speranza e un Appello alle Generazioni

I giardini di via Coni Zugna, a Pontedecimo, si configurano oggi come un luogo di memoria vibrante, un’oasi verde dedicata a Luigi Matti Altadonna, giovane vita spezzata dalla tragedia del Ponte Morandi.

L’invito lanciato dal fratello Michele Altadonna, un appello commovente rivolto alle nuove generazioni: “Portate qui i vostri figli e raccontategli la storia.

” Non una semplice narrazione di eventi passati, ma un’impronta indelebile di consapevolezza civica e responsabilità collettiva, una lezione che si radica nel cuore dei bambini per coltivare un futuro più sicuro e giusto.

La cerimonia, evocativa e partecipata, ha visto la presenza del sindaco di Genova, Silvia Salis, che ha sottolineato con forza l’importanza di mantenere viva la memoria del crollo, non come sterile rimpianto, ma come stimolo costante ad un cambiamento radicale.

“La memoria è un muscolo che va allenato,” ha affermato, sottolineando come il crollo del Ponte Morandi rappresenti un tragico epilogo di scelte politiche miopie, di una gestione pubblica irresponsabile e di una superficialità dannosa.

Un complesso intreccio di negligenze che hanno avuto un impatto devastante sulla vita di innumerevoli persone.

La presenza del Comune di Genova, ribadita con enfasi, non è un gesto isolato, ma un impegno a lungo termine, una presenza costante per i cittadini e per le famiglie colpite.

La richiesta è chiara: esigere verità, serietà e una gestione della cosa pubblica improntata alla trasparenza e alla sicurezza, per evitare che simili tragedie si ripetano.
Il percorso verso la piena identificazione delle responsabilità è arduo e complesso, ma non deve essere rinunciato.
Alessio Bevilacqua, consigliere comunale e amico d’infanzia di Luigi, ha ripercorso il significato personale di quel luogo, dove i due ragazzi condividevano giochi e sogni.
La sua proposta di intitolazione testimonia l’affetto e il rispetto per Luigi e per la sua famiglia.
Il padre di Luigi, Giuseppe Altadonna, ha concluso il momento commovente, ricordando non solo il nome del figlio, ma anche l’elenco delle 42 vittime, con un focus particolare su Samuele, la più giovane delle vittime, un bambino che non ha avuto la possibilità di vivere.
Questi nomi, incisi nella pietra, rappresentano un monito severo, un impegno solenne per onorare la loro memoria e per costruire un futuro in cui la sicurezza e la dignità umana siano valori imprescindibili.

I giardini di via Coni Zugna, dunque, non sono solo un luogo di ricordo, ma un simbolo di speranza, un invito a non dimenticare e a impegnarsi per un mondo più giusto e sicuro.

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