Un violento incendio, scoppiato in tarda mattinata nel cuore dell’entroterra sanremese, ha rapidamente trasformato una porzione di territorio in un fronte di fiamme.
Il rogo, originatosi in prossimità di via Buonmoschetto, si è propagato con sorprendente velocità, minacciando non solo aree agricole di pregio, ma anche serre vitali per l’economia locale e, in alcuni punti, lambendo abitazioni private, generando un clima di allarme e apprensione tra i residenti.
La reazione è stata immediata: un massiccio intervento di soccorso, coordinato dalla prefettura, ha visto impegnati i Vigili del Fuoco, con squadre provenienti da diverse caserme della provincia, affiancati dal prezioso contributo dei volontari delle associazioni antincendio, che operano con professionalità e dedizione.
Oltre a numerosi mezzi terrestri, un elicottero impegnato in attività di ricognizione aerea e in operazioni di spegnimento mirato, ha fornito un supporto logistico cruciale per la gestione dell’emergenza.
La priorità è stata la salvaguardia delle persone.
Il servizio sanitario del 118 ha dovuto intervenire per soccorrere tre persone, manifestanti sintomi di intossicazione acuta da fumo, fortunatamente trattati sul posto e giudicati non in pericolo di vita.
L’evento ha messo in luce la fragilità della popolazione residente in zone a rischio, esposta a pericoli legati alla combustione di sostanze tossiche e alla difficoltà di fuga in situazioni di emergenza.
Le cause dell’incendio sono al vaglio dei Carabinieri, che stanno conducendo indagini per accertare l’origine delle fiamme.
Secondo le prime testimonianze raccolte, il rogo potrebbe essere innescato da un’accensione incontrollata di sterpaglie da parte di un privato cittadino, una pratica, in questo periodo dell’anno particolarmente secca e ventosa, considerata altamente pericolosa e vietata dalle normative locali.
Questo episodio sottolinea l’importanza di una maggiore sensibilizzazione dei cittadini riguardo alle pratiche agricole sostenibili e al rispetto delle leggi che mirano a prevenire il rischio incendi.
L’evento ha provocato un notevole impatto sull’ambiente e sull’economia locale, con potenziali danni alle coltivazioni, alla fauna selvatica e alla qualità dell’aria.
La bonifica completa dell’area, con la rimozione di residui combusti e la valutazione dei danni, richiederà diverse ore e un impegno costante per prevenire riaccese.
L’incendio rappresenta un campanello d’allarme sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione, migliorare la preparazione delle comunità locali e promuovere una cultura della sicurezza e della responsabilità condivisa in un contesto sempre più vulnerabile ai cambiamenti climatici e agli eventi estremi.







