Nel pomeriggio, a Borgo Fornari, frazione del comune di Ronco Scrivia, una famiglia ha vissuto un drammatico episodio, sfiorando una tragedia per intossicazione da monossido di carbonio.
L’allarme è stato lanciato dal padre, un uomo di circa 35 anni, che ha immediatamente richiesto l’intervento dei soccorsi.
Sul posto si sono prontamente recati i Vigili del Fuoco, coadiuvati dal personale medico del 118 con un’automedica, per affrontare l’emergenza con la professionalità e l’efficienza necessarie.
La situazione si è rivelata particolarmente delicata a causa della presenza di tre minori, di 4, 6 e 8 anni, che hanno manifestato sintomi preoccupanti riconducibili all’intossicazione.
I bambini sono stati rapidamente stabilizzati e trasportati in codice rosso all’ospedale Gaslini, centro specializzato nella cura dei neonati e dei bambini, per ulteriori accertamenti e terapie intensive.
La gravità della situazione ha imposto un intervento tempestivo e mirato, al fine di prevenire conseguenze irreversibili sulla salute dei piccoli.
I genitori, anch’essi affetti dai sintomi dell’intossicazione, sono stati trasferiti al San Martino, dove sono stati immediatamente indirizzati alla camera iperbarica.
Questa procedura terapeutica, che prevede l’esposizione a ossigeno puro ad alta pressione, è fondamentale per accelerare l’eliminazione del monossido di carbonio dall’organismo e ridurre i danni ai tessuti, in particolare al cervello.
La camera iperbarica rappresenta una risorsa cruciale nella gestione di casi di intossicazione da CO, contribuendo significativamente al recupero dei pazienti.
L’episodio di Borgo Fornari non è un evento isolato.
Negli ultimi giorni, la città di Genova ha assistito ad altri casi di intossicazione da monossido di carbonio, sottolineando una problematica che merita particolare attenzione e sensibilizzazione.
In un recente incidente, è stato un gesto di rapido intuito e senso civico, come l’utilizzo di un servizio di consegna a domicilio, a fare la differenza, permettendo di allertare tempestivamente i soccorsi e salvando la vita di due persone.
Questi episodi mettono in luce la necessità di una maggiore consapevolezza sui rischi legati al monossido di carbonio, un gas inodore, incolore e altamente tossico, prodotto dalla combustione incompleta di combustibili come gas, legna, carbone e petrolio.
Fonti comuni di rischio includono impianti di riscaldamento malfunzionanti, stufe a gas, camini non correttamente ventilati e motori a combustione interna.
La manutenzione regolare degli impianti, l’installazione di rilevatori di monossido di carbonio e la ventilazione adeguata degli ambienti sono misure preventive fondamentali per garantire la sicurezza delle persone.
La formazione e l’informazione della popolazione, soprattutto in relazione all’utilizzo corretto degli apparecchi a combustione, rappresentano un investimento nella prevenzione e nella tutela della salute pubblica.






