domenica 12 Ottobre 2025
19.3 C
Genova

La Corte Romanengo: Genova ritrova il suo dolce cuore.

La Corte Romanengo, un nuovo capitolo nella storia di una Genova dolce e raffinata, ha aperto le sue porte in via Soziglia.
Più di una semplice caffetteria e sala da tè, questo spazio si configura come un’esperienza sensoriale e culturale, un omaggio all’artigianato, alla tradizione e all’eleganza che da secoli contraddistingue la storica confetteria genovese.

L’inaugurazione, un evento che ha visto la partecipazione di personalità istituzionali, giornalisti e affezionati clienti, ha celebrato non solo l’apertura di un locale, ma la rinascita di un luogo intriso di storia.

Gli ospiti hanno avuto l’opportunità di assistere alla maestria dei maestri cioccolatai impegnati nella preparazione artigianale di clementine e pere candite, un rituale che evoca saperi antichi e tecniche irripetibili.

L’atmosfera era resa ancora più suggestiva dalla presenza di un’acquarellista che, ispirata dalle creazioni dolci di Romanengo, ha donato piccole opere d’arte, testimonianze uniche di un’esperienza estetica.
Un tocco floreale, personalizzato al momento dal Flower Bar, ha concluso l’accoglienza, un gesto che sottolinea l’attenzione al dettaglio e la cura per l’ospitalità.
Il progetto, che si inserisce in un percorso di innovazione già avviato con successo a Milano, prosegue la strategia di offrire un’esperienza a 360 gradi, dall’aperitivo mattutino al pranzo leggero, fino al tradizionale tea time.
Ma La Corte Romanengo non si limita a un’offerta gastronomica di qualità: si propone come un vero e proprio punto di riferimento culturale, un luogo di incontro e di scambio.
“Siamo profondamente soddisfatti di restituire vita a questo spazio storico, intrinsecamente legato alla nostra identità,” ha affermato Pietro Romanengo, titolare dell’azienda.
“Questa sala da tè, un tempo salotto privato che ha visto ospitare figure illustri come Giuseppe Verdi, rappresenta un ponte ideale tra il nostro passato e il futuro.

L’architettura, il design, l’arredo, tutto concorre a creare un’atmosfera che richiama le raffinate influenze francesi, integrate con la tradizione genovese che da quasi due secoli ci contraddistingue.

“Violante Avogadro di Vigliano, Amministratore Delegato, ha aggiunto: “La Corte Romanengo è un tributo alla cultura europea del gusto, un’ode alla conversazione e alla convivialità, valori che perfettamente si integrano con l’anima di Romanengo.

Abbiamo voluto creare un rifugio dove il tempo sembra rallentare, un luogo dove riscoprire il piacere di una pausa, di un tè servito con cura, accompagnato da pasticceria d’eccellenza, immersi in un ambiente che trasuda bellezza e cultura.
Vogliamo che questo sia un luogo che ispiri, che stimoli la creatività e che lasci un ricordo indelebile.
”La Corte Romanengo si presenta dunque come molto più di una semplice sala da tè: è un’istituzione, un simbolo della Genova che sa coniugare tradizione e innovazione, gusto e cultura, in un’esperienza unica e indimenticabile.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -