La solenne processione che ha visto la discesa della Madonna di Soviore dal suo santuario montano a Monterosso al Mare rappresenta un evento di profonda valenza storica, religiosa e comunitaria, celebrato con cadenza giubilare, ogni venticinque anni.
Questa tradizione, radicata nella memoria collettiva fin dalla metà del XVIII secolo, si è recentemente rinnovata in un tripudio di fede e partecipazione, richiamando l’attenzione di personalità istituzionali di rilievo, tra cui il Presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, e il Viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, che hanno accompagnato il corteo lungo le secolari vie del borgo, testimoniando la loro vicinanza alla comunità.
La discesa, che comporta un notevole dislivello di 500 metri, è affidata alle Confraternite locali, custodi gelosi della tradizione e responsabili del trasporto solenne della statua lungo il percorso montano, un tracciato che incrocia sentieri e panorami suggestivi, testimonianza di un legame ancestrale tra l’uomo e la natura.
La Madonna di Soviore, venerata come protettrice del Golfo dei Poeti, simboleggia la resilienza e la devozione di una comunità legata alle proprie radici.
Il corteo, animato da canti liturgici, preghiere e momenti di raccoglimento, ha raggiunto la chiesa di San Giovanni Battista, dove il vescovo Palletti ha presieduto una solenne celebrazione eucaristica.
La presenza della statua in paese, rimarrà per una settimana, offrendo ai fedeli un’opportunità di profonda riflessione spirituale e di rinnovamento della fede.
Questa ricorrenza giubilare non è semplicemente un evento religioso, ma un vero e proprio ponte tra passato e presente, un’occasione per riappropriarsi delle proprie identità culturali e per rafforzare il tessuto sociale.
Come sottolineato dal Presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, la tradizione si configura come un potente monito sull’importanza dei legami profondi che intercorrono tra fede, cultura e territorio.
Preservare e valorizzare questi itinerari storici, sostenendo iniziative religiose e culturali, significa, in ultima analisi, tutelare l’anima stessa di questi luoghi, contribuendo a promuovere un turismo sostenibile e rispettoso delle tradizioni locali.
Il plauso del Presidente si è rivolto alle Confraternite, ai parroci, ai volontari e a tutti coloro che, con dedizione e passione, hanno contribuito all’organizzazione di questo evento di eccezionale importanza per la comunità.








