L’efficacia del sistema sanitario italiano, in particolare la sua capacità di garantire una prevenzione sanitaria adeguata, risente di significative disparità regionali.
Un’analisi condotta dalla Fondazione Gimbe nel 2023 evidenzia come Liguria e Abruzzo si collochino in una posizione critica, con un punteggio di 54 su 100 nella valutazione complessiva della qualità della prevenzione, superando solo la Sicilia (49).
Questa distinzione mette in luce un divario non trascurabile rispetto alle regioni virtuose, come Trentino-Alto Adige e Veneto che raggiungono punteggi eccezionali di 98, seguiti da Emilia-Romagna (97), Lombardia e Toscana (95) e Piemonte e Umbria (93).
La Liguria, in particolare, emerge come l’anello più debole della catena preventiva, relegata in fondo alla classifica.
L’analisi della Fondazione Gimbe valuta l’adempimento delle Regioni e delle Province Autonome rispetto ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), le prestazioni sanitarie garantite gratuitamente o tramite ticket, e la performance ligure appare preoccupante.
Il punteggio complessivo della Liguria nel 2023 si attesta a 219 su un massimo di 300, posizionandola all’undicesimo posto tra le regioni e le province autonome, e classificandola come “inadempiente” secondo il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG).
Questa inadempienza è particolarmente rilevante nell’ambito della prevenzione collettiva e della sanità pubblica, aree cruciali per la tutela della salute della popolazione.
Il deterioramento della situazione è quantificabile: rispetto al 2022, anno in cui la Liguria era considerata adempiente, si registra una diminuzione di ben 8 punti nel punteggio complessivo.
L’analisi dettagliata dei 26 indicatori che compongono il NSG, suddivisi in prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera, rivela una performance regionale variegata.
Sebbene la Liguria si posizioni al quinto posto nell’area distrettuale (che comprende servizi ambulatoriali, assistenza domiciliare, ecc.
), si colloca al ventesimo posto nella prevenzione e al dodicesimo nell’area ospedaliera, evidenziando lacune significative nella capacità di intercettare e gestire precocemente i rischi per la salute.
Questo quadro solleva interrogativi cruciali sulla gestione delle risorse sanitarie a livello regionale, sull’implementazione dei programmi di prevenzione e sulla capacità di monitorare e valutare l’efficacia degli interventi.
La diminuzione del punteggio e la classificazione come “inadempiente” segnalano la necessità di un’azione correttiva urgente, che coinvolga la Regione, gli operatori sanitari e la stessa popolazione, per invertire questa tendenza e garantire a tutti i cittadini liguri un adeguato livello di prevenzione e assistenza sanitaria.
Un’analisi approfondita delle cause di questo declino, unitamente a un investimento mirato e strategico, si rivela essenziale per ripristinare la fiducia nel sistema sanitario regionale e promuovere un futuro più sano per la Liguria.