sabato 26 Luglio 2025
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Liguria: Allarme Sicurezza Stradale, +5,7% Incidentalità nel 2024

La Liguria, regione dalla complessa geografia e densa rete viaria, presenta un quadro allarmante per quanto riguarda la sicurezza stradale nel 2024.

I dati recenti, derivanti da un’analisi approfondita dell’Istat, rivelano un incremento significativo dell’incidentalità, segnando un trend negativo che si accentua rispetto agli anni precedenti, in particolare confrontando il 2024 con il 2022.

Nel corso del 2024, si sono verificati 7.
960 incidenti stradali, un aumento del 5,7% rispetto ai 7.
530 del 2023.

Questo aumento si traduce in un numero drammatico di vittime e feriti: 62 decessi, in crescita del 12,7%, e 9.

767 feriti, con un incremento del 6,2%.
Questi numeri non sono semplici statistiche, ma rappresentano vite spezzate e destini compromessi, sottolineando l’urgenza di interventi mirati e radicali.

La situazione è particolarmente critica all’interno del capoluogo ligure, Genova, che si conferma come il terzo comune italiano più a rischio incidenti stradali, preceduta solo da Roma e Milano.
A Genova, si sono registrati 3.
872 incidenti nel 2024, con un incremento del 5,5% rispetto ai 3.
669 del 2023, causando lo stesso numero di vittime (tredici).
Il numero di feriti a Genova ha subito un aumento più marcato, con 4.

954 persone coinvolte, in crescita del 14,2% rispetto ai 4.
339 del 2023.
L’incidenza regionale, seppur preoccupante, si inserisce in un contesto nazionale più ampio.
La Liguria contribuisce con il 2% dei 3.

030 decessi stradali totali registrati in Italia nel 2024 e con il 4,2% dei 233.

853 feriti.
Analizzare questi dati a livello nazionale è fondamentale per comprendere le dinamiche comuni e le specificità regionali che contribuiscono all’incidentalità.

La classifica dei comuni più a rischio mette in luce una distribuzione disomogenea dell’incidentalità sul territorio nazionale.

Mentre Roma e Milano si attestano come i centri urbani più critici, città come Torino, Napoli e Firenze presentano numeri inferiori, sebbene comunque significativi.

Città come Palermo, Bologna, Bari, Catania, Verona, Trieste, Messina e Venezia mostrano livelli ancora più bassi, ma non per questo meno importanti da monitorare e migliorare.

L’aumento dell’incidentalità nella regione, e in particolare a Genova, suggerisce la necessità di una revisione delle politiche di sicurezza stradale.
Fattori come l’età media della popolazione, le condizioni delle infrastrutture, la presenza di traffico pesante, l’applicazione delle normative sulla velocità e l’uso di dispositivi di sicurezza, giocano un ruolo cruciale.
È fondamentale investire in manutenzione delle strade, migliorare l’illuminazione, promuovere l’educazione stradale e rafforzare i controlli, con un’attenzione particolare alle aree ad alta incidentalità.
La prevenzione, l’educazione e la collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e cittadini rappresentano le chiavi per invertire questa tendenza e proteggere la vita sulle strade liguri.

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