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martedì 18 Novembre 2025

Liguria, corsa all’HPV: screening e vaccini per proteggere le donne.

La Liguria si confronta con una sfida cruciale per la salute pubblica: l’efficace contrasto del virus del papilloma umano (HPV) e delle patologie correlate, in particolare il tumore della cervice uterina, il quarto più diffuso tra le donne nella regione.
I dati attuali rivelano una copertura vaccinale ancora insufficiente: circa il 40% dei maschi e il 52% delle femmine hanno completato il ciclo vaccinale, un divario che richiede un’azione concertata e mirata.
Il peso epidemiologico del tumore della cervice in Liguria è significativo, con circa 50 nuove diagnosi all’anno, prevalentemente nella fascia di età 50-54 anni.

Questo dato sottolinea l’urgenza di accelerare i progressi nella prevenzione, un obiettivo condiviso a livello globale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
L’OMS si pone l’ambizioso traguardo di eliminare l’incidenza del tumore della cervice entro il 2030, attraverso una strategia articolata che prevede la vaccinazione del 90% delle ragazze entro i 15 anni, lo screening del 70% delle donne tra i 35 e i 45 anni e la gestione ottimale del 90% delle donne con lesioni precancerose o tumore diagnosticato.

Questo approccio multisettoriale riconosce che la prevenzione non si limita alla vaccinazione, ma include anche un sistema di screening efficace e una cura adeguata delle lesioni.

La vaccinazione anti-HPV rappresenta un pilastro fondamentale nella lotta contro questa infezione e le sue conseguenze.
L’Assessore Regionale alla Sanità, Massimo Nicolò, evidenzia come il piano nazionale di prevenzione riconosca la vaccinazione come lo strumento primario di prevenzione primaria, un vero e proprio “vaccino di generazione” in grado di proteggere non solo le donne, ma anche gli uomini, riducendo la circolazione del virus nella comunità.
La Liguria si distingue per l’aver anticipato le indicazioni nazionali, estendendo l’offerta vaccinale anche ai ragazzi, dimostrando una visione proattiva nella tutela della salute pubblica.

Nei prossimi giorni, una campagna di comunicazione mirata avrà il compito di sensibilizzare ulteriormente la popolazione sull’importanza della vaccinazione, contrastando disinformazione e promuovendo l’adesione al programma vaccinale.
L’offerta vaccinale è estesa a diverse fasce di età e categorie: ragazze e ragazzi nel dodicesimo anno di vita, ragazze fino all’inizio dello screening cervicale, ragazzi fino ai 18 anni, e categorie specifiche nate prima dell’introduzione della vaccinazione di massa, che non hanno avuto la possibilità di vaccinarsi in precedenza.
Particolare attenzione è rivolta alle donne che hanno subito trattamenti per lesioni cervicali precancerose (CIN2+ o superiore), con raccomandazioni specifiche per la vaccinazione a distanza dal trattamento.

Parallelamente alla prevenzione primaria attraverso la vaccinazione, la prevenzione secondaria, basata sullo screening organizzato, rimane un elemento cruciale.

In Liguria, lo screening è offerto a tutte le donne tra i 25 e i 64 anni, consentendo l’individuazione precoce di alterazioni precancerose o tumorali, con una diagnosi tempestiva che aumenta significativamente le probabilità di successo terapeutico.

L’integrazione di queste due strategie – vaccinazione e screening – rappresenta l’approccio più efficace per eradicare il tumore della cervice uterina e proteggere la salute delle future generazioni.

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