La Liguria conferma il suo appeal turistico, registrando a giugno un flusso di visitatori che sfiora i due milioni.
I dati preliminari, elaborati dall’Osservatorio Turistico Regionale fino al 16 luglio, indicano 1.

937.

921 presenze, un incremento del 3,29% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Questa performance sottolinea la resilienza e l’attrattiva di una regione che si sta evolvendo per rispondere alle nuove esigenze dei viaggiatori.
Analizzando le performance provinciali, Savona si distingue con un balzo del 5,9%, evidenziando un’efficace capacità di intercettare nuovi segmenti di mercato o di consolidare quelle già esistenti.
Genova segue a ruota con un aumento del 4,5%, segno di un’offerta turistica variegata e ben strutturata, mentre Imperia registra una crescita più moderata, ma comunque positiva, del 2,7%.

Al contrario, la Spezia mostra un lieve decremento (-2,4%), un dato che necessita di ulteriori approfondimenti per comprenderne le cause.

Potrebbe essere riconducibile a una stagionalità più accentuata, a flussi turistici internazionali meno prevedibili o a una fase di ottimizzazione delle strategie promozionali e distributive.

Nonostante questa flessione temporanea, la provincia della Spezia rimane un elemento chiave nel panorama turistico ligure, con un potenziale ancora in gran parte inespresso.
L’Assessore Regionale al Turismo, Luca Lombardi, sottolinea come questi risultati siano il frutto di un approccio integrato, che valorizza il territorio in tutte le sue sfaccettature, dall’entroterra alle coste, promuovendo un turismo diffuso e sostenibile.
La flessibilità delle strutture ricettive, capaci di adattarsi alle diverse esigenze dei visitatori, e la crescente importanza del turismo internazionale, rappresentano ulteriori fattori trainanti.

Tuttavia, l’aspetto più rilevante, trasversale a tutte le province liguri, è l’incremento significativo della durata media del soggiorno.

Questo dato, particolarmente significativo, non è solo un indicatore di crescita economica, ma riflette anche una trasformazione profonda nel modo in cui i turisti vivono e percepiscono il territorio.

Si assiste a un passaggio da un turismo di breve durata, legato esclusivamente al relax balneare, a un turismo più lento, esperienziale, orientato alla scoperta della cultura, delle tradizioni e della gastronomia locale.
Questa tendenza, sempre più marcata, consolida l’immagine della Liguria come destinazione ideale per chi ricerca un viaggio autentico e ricco di significato, contribuendo a un modello turistico più sostenibile e rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali.

Il futuro del turismo ligure si prospetta quindi all’insegna della qualità, dell’innovazione e della valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale.