La recente analisi del bilancio regionale della Liguria, presentata alla Corte dei Conti e articolata nella relazione del consigliere Donato Centrone sotto la supervisione della presidente Maria Teresa Polverino, dipinge un quadro complesso, caratterizzato da progressi in termini di indebitamento ma anche da criticità significative nell’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e in ambito sanitario.
Un elemento positivo è la sostanziale azzeramento del nuovo debito contratto nel 2024.
L’esposizione debitoria residua si attesta a 300,8 milioni di euro, segnando una riduzione considerevole rispetto all’anno precedente, con una diminuzione di circa 135 milioni.
Questa diminuzione riflette un impegno nella gestione finanziaria regionale e un tentativo di consolidare la situazione debitoria.
Tuttavia, la regione Liguria, responsabile dell’attuazione di 210 interventi finanziati dal PNRR e 11 dal Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari, per un totale di risorse assegnate pari a circa 590 milioni, deve affrontare sfide nell’efficace utilizzo di queste risorse.
Sebbene non siano state riscontrate irregolarità nella gestione, l’analisi rivela una lentezza preoccupante nell’esecuzione dei progetti.
Solo il 41% degli impegni di spesa di competenza è stato saldato, e una percentuale ancora più limitata, il 7,5%, ha riguardato impegni pregressi.
Questo dato impone una riflessione urgente sulle capacità amministrative e operative della regione, suggerendo la necessità di ottimizzare i processi di esecuzione e accelerare i tempi di realizzazione.
Il settore sanitario emerge come area particolarmente critica.
Un aumento complessivo del 14,2% dei costi, un disavanzo di 112,4 milioni e l’aggravarsi del saldo negativo della mobilità extra-regionale – passato da 69,52 milioni nel 2023 a 74,63 milioni nel 2024 – indicano una crescente difficoltà a garantire servizi sanitari efficienti e di qualità.
L’incremento della mobilità extra-regionale, in particolare, segnala una potenziale carenza di servizi specialistici o una percezione di inadeguatezza dell’offerta sanitaria locale, che spinge i pazienti a cercare cure al di fuori della regione.
Le perdite registrate dalle aziende sanitarie, inoltre, confermano l’inadeguatezza delle misure di contenimento adottate finora, evidenziando la necessità di interventi più incisivi e strutturali.
La realizzazione delle nuove case e ospedali di comunità procede a rilento, con solo 12 strutture completate.
La lentezza nell’implementazione di progetti cruciali per la sanità territoriale, come le case e gli ospedali di comunità, evidenzia una carenza di coordinamento e una potenziale mancanza di risorse umane qualificate.
Il consigliere Centrone sottolinea con forza la necessità di rafforzare il monitoraggio e la verifica dei progetti in corso, garantendo il rispetto dei cronoprogrammi e intervenendo tempestivamente in caso di ritardi.
Un sistema di controllo più rigoroso e trasparente, con indicatori di performance chiari e obiettivi misurabili, è fondamentale per garantire l’efficacia dell’utilizzo dei fondi pubblici e migliorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini liguri.
La sfida per la Regione Liguria è trasformare la gestione del PNRR e del sistema sanitario in un’opportunità di crescita e sviluppo, superando le criticità attuali e proiettandosi verso un futuro più solido e sostenibile.