La Liguria, in controtendenza rispetto a molte regioni italiane, registra nel 2024 un incremento significativo della popolazione giovane (18-39 anni). L’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) rileva un aumento di 4.204 unità, portando il totale a 316.760, un balzo demografico dell’1,3% che rivela un dinamismo inatteso. Questo dato, a prima vista positivo, assume un valore ancora maggiore se contestualizzato con il trend demografico nazionale, caratterizzato da un calo naturale delle nascite. La crescita osservata in Liguria non è dunque il frutto del mero incremento delle nascite, bensì un fenomeno trainato da consistenti flussi migratori, che indicano la regione come destinazione sempre più attrattiva per i giovani.L’analisi dei flussi migratori rivela un quadro complesso. Sebbene 15.890 liguri abbiano lasciato la regione – 13.453 verso altre regioni italiane e 2.437 verso l’estero – un numero ancora maggiore di giovani, 22.885, vi si siano trasferiti. Questa differenza, di quasi 7.000 unità, evidenzia una capacità di attrazione regionale notevole, confermando la Liguria come polo di interesse per i giovani in cerca di opportunità. La provenienza di questi nuovi residenti è diversificata: 14.536 provengono da altre regioni italiane, mentre 8.349 giungono dall’estero, segnalando una crescente apertura e internazionalizzazione del tessuto socio-economico ligure.Genova si distingue come la città più attrattiva, accumulando un saldo positivo di 4.513 giovani. Questo risultato riflette probabilmente una combinazione di fattori, tra cui opportunità lavorative, offerta formativa, vivibilità e un contesto culturale dinamico. La capacità di Genova di attrarre talenti giovanili si configura come un elemento strategico per il futuro della regione.Il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, sottolinea come questi dati siano la prova tangibile di una politica regionale orientata a favorire lo scambio di conoscenze e competenze. Bucci evidenzia la necessità di evitare una lettura distorta dei fenomeni migratori, riconoscendo il valore dell’esperienza internazionale per i giovani liguri e, al contempo, concentrando gli sforzi per attrarre talenti e promuovere il ritorno di coloro che, arricchiti di nuove competenze, possano contribuire attivamente allo sviluppo della regione. La strategia regionale mira dunque a creare un ambiente favorevole all’innovazione, al know-how e all’accrescimento delle competenze, posizionando la Liguria come una regione competitiva e attrattiva per le nuove generazioni. L’analisi dei dati suggerisce che questa visione, supportata da politiche mirate, sta producendo risultati concreti e positivi.