Il 14 giugno Genova si appresta a celebrare il Liguria Pride, un evento che incarna la resilienza e la determinazione della comunità LGBTQ+ e dei suoi sostenitori. Quest’anno, l’appuntamento si presenta con una rinnovata consapevolezza, navigando le acque complesse di un panorama politico in transizione, privo del sostegno formale di Regione Liguria e Comune di Genova. La decisione, spiegata dagli organizzatori, riflette una realtà consolidata: la forte opposizione al riconoscimento dei diritti LGBTQ+ da parte delle forze di centrodestra ora al governo regionale.Il tema scelto per il decennale, “Inestirpabili”, risuona come un atto di sfida e affermazione. Dieci anni di Liguria Pride non sono solo una cronologia di eventi, ma un percorso tortuoso costellato di vittorie sofferte, battaglie legali impari e attacchi ingiustificati. Il coordinamento Liguria Rainbow ricorda con chiarezza come il passato non possa essere cancellato, né dimenticato. Il veto al patrocinio, definito “offensivo e divisivo”, e la battaglia legale intrapresa dall’attuale presidente regionale, Marco Bucci, per contestare il riconoscimento di una bambina nata da due madri, sono cicatrici ancora aperte. Non è possibile ignorare, inoltre, i finanziamenti e le partecipazioni di esponenti istituzionali a iniziative che, in passato, hanno promosso terapie di conversione o visioni retrograde sul ruolo femminile, confinate in stereotipi di sottomissione matrimoniale.L’edizione del 2024 rappresenta quindi un momento di passaggio, un punto di speranza legato all’insediamento di una nuova giunta guidata da Silvia Salis, con promesse di apertura e inclusione. Tuttavia, la memoria delle battaglie combattute e delle ferite inferte rimane fondamentale per orientare il futuro e mantenere alta l’attenzione sui diritti ancora da conquistare.Il percorso verso la parata culminerà con il “Village del Liguria Pride”, un ricco programma di eventi, dibattiti e concerti che animeranno i Giardini Luzzati dal 7 al 14 giugno. Il corteo, che prenderà il via da via San Benedetto alle 16:00 del 14 giugno, si dirigerà verso piazza De Ferrari, dove un discorso conclusivo ripercorrerà il cammino fatto e guarderà avanti, verso un futuro di maggiore giustizia e uguaglianza. L’evento non è solo una manifestazione pubblica, ma un potente simbolo di identità, un grido di speranza e un impegno costante per la piena affermazione dei diritti civili.
Liguria Pride: dieci anni di battaglie e speranze a Genova
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