La sinergia tra Regione Liguria e Anci si rinnova, proiettando il Fondo Sociale Europeo Plus 21-27 come fulcro di un’azione strategica volta a rimodellare il tessuto socio-economico ligure.
L’accordo, esteso fino al 31 dicembre 2025, non è un mero rinnovo burocratico, ma la conferma di un approccio partecipativo che pone i Comuni al centro del processo decisionale, riconoscendo la loro imprescindibile conoscenza delle dinamiche territoriali.
L’assessore regionale alla Programmazione del Fondo Sociale Europeo, Marco Scajola, sottolinea come l’efficacia di qualsiasi politica pubblica dipenda dalla capacità di ascoltare attivamente le esigenze che emergono dal territorio.
Questa filosofia si traduce in un impegno a costruire interventi mirati, che sappiano rispondere concretamente alle sfide che i cittadini e le comunità liguri affrontano quotidianamente, stimolando una crescita locale inclusiva e sostenibile.
Un tassello fondamentale di questa strategia è l’imminente pubblicazione di un bando regionale da 4 milioni di euro, un investimento concreto volto a trasformare le istanze raccolte in progetti tangibili.
Questo finanziamento si aggiunge a un impegno pluriennale che, dal 2022 ad oggi, ha già mobilitato oltre 280 milioni di euro, coinvolgendo attivamente 55.000 liguri in percorsi di sviluppo e formazione.
Pierluigi Vinai, direttore generale di Anci Liguria, evidenzia la continuità di un percorso collaborativo che affonda le sue radici negli anni, con un focus particolare sulle aree interne, cruciali per l’attuazione della Strategia Nazionale SNAI.
In queste aree, l’FSE svolge un ruolo propulsore per contrastare lo spopolamento, promuovere l’occupazione e garantire servizi essenziali.
Un’attenzione specifica sarà rivolta alla carenza di competenze professionali, implementando programmi di formazione che rispondano alle reali esigenze del mercato del lavoro e che creino opportunità di impiego durature e qualificate.
L’intesa Regione-Anci ha favorito un’accurata mappatura dei bisogni emergenti, con una particolare sensibilità verso le realtà periferiche e l’entroterra ligure, spesso marginalizzate dai processi di sviluppo.
Attraverso un meticoloso lavoro di ascolto, condotto attraverso incontri e interviste dirette con i Comuni, le necessità espresse sono state correlate alle opportunità offerte dal Fondo Sociale Europeo.
Questo approccio ha non solo ottimizzato l’utilizzo delle risorse comunitarie, ma ha anche rafforzato la capacità delle amministrazioni locali di progettare e gestire interventi efficaci.
In sintesi, la collaborazione rinnovata rappresenta un investimento strategico nel futuro della Liguria, un impegno a costruire una regione più equa, inclusiva e prospera, dove ogni cittadino abbia l’opportunità di realizzare il proprio potenziale e contribuire alla crescita collettiva.
L’obiettivo ultimo è quello di creare un circolo virtuoso di sviluppo locale, alimentato dalla partecipazione attiva dei Comuni e sostenuto da un Fondo Sociale Europeo Plus sapientemente indirizzato.