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lunedì 17 Novembre 2025

Liguria sotto allerta arancione: massima allerta idrogeologica

La Liguria è sotto allerta arancione, un campanello d’allarme che impone a tutti i residenti e visitatori l’adozione di un comportamento estremamente prudente.
Questa condizione non è un semplice avviso meteorologico, ma un segnale di potenziale rischio idrogeologico che richiede una risposta responsabile e consapevole da parte di ogni individuo e istituzione.

Le precipitazioni intense delle ultime 24 ore hanno saturato il suolo, esacerbando la vulnerabilità del territorio.
Le piogge, in alcune aree, hanno superato la soglia dei 100 millimetri, con picchi localizzati vicini ai 200, mettendo a dura prova la capacità di deflusso dei corsi d’acqua e destabilizzando i versanti montuosi.

L’accumulo di acqua ha reso il terreno instabile e suscettibile a frane, smottamenti e inondazioni improvvise.

L’attenzione è focalizzata sull’evoluzione dei fenomeni che, nella serata e nelle ore notturne, si muoveranno verso la costa levantina, interessando in particolare lo spezzino.

Tuttavia, non si esclude un impatto significativo anche nelle aree ponente e centro, sebbene con un’attenuazione delle precipitazioni.
La dinamica è complessa: anche piogge di intensità inferiore a quelle registrate finora potrebbero innescare reazioni idrologiche e geologiche significative, data la già elevata saturazione del suolo.
Le autorità, rappresentate dal Governatore Marco Bucci e dall’Assessore Giacomo Giampedrone, stanno monitorando costantemente la situazione dalla Sala operativa della Protezione Civile regionale, coordinando le risorse e predisponendo interventi di emergenza.
Il focus non è solo sulla gestione immediata degli eventi, ma anche sulla prevenzione di danni a lungo termine, attraverso la mappatura delle aree a rischio e la manutenzione delle infrastrutture.
La preoccupazione riguarda in particolare la risposta dei corsi d’acqua minori, già messi a dura prova dalle piogge precedenti, e la potenziale reazione dei bacini di medie e grandi dimensioni.

Un’ulteriore saturazione potrebbe portare a fenomeni di esondazione e a un aumento del rischio idraulico.
L’allerta non si limita alla sola precipitazione.
Le prossime ore, caratterizzate da un’alta instabilità atmosferica, richiedono la massima vigilanza.
Si spera che la maggior parte dell’acqua possa defluire rapidamente verso il mare, evitando ulteriori disagi.

Lo scenario previsto per domani prevede un mare agitato, un ulteriore fattore di rischio per le attività marittime e costiere.

Nei giorni successivi, la prudenza dovrà essere mantenuta alta, soprattutto nell’entroterra, dove il rischio di frane potrebbe persistere anche con il ritorno del bel tempo.
L’assenza di piogge non garantisce la stabilità dei versanti, poiché l’acqua già presente nel sottosuolo può rimanere una fonte di instabilità.

La combinazione di terreno bagnato e temperature più alte può favorire la disgregazione delle rocce e l’insorgere di movimenti franosi.
È quindi fondamentale evitare aree a rischio, prestare attenzione ai segnali di allarme (come crepacci nel terreno, spostamenti di massi o fango) e segnalare tempestivamente alle autorità qualsiasi anomalia.

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