Il 2025 dipinge un quadro allarmante per la Liguria in relazione alla corruzione, secondo il rapporto “Corruzione, Italia sotto mazzetta” elaborato dall’associazione Libera.
La regione ligure emerge, con disonore, come la regione del Nord Italia con il maggior numero di indagati per reati di corruzione, un dato che solleva interrogativi profondi sul tessuto amministrativo e socio-economico locale.
L’analisi di Libera, basata su una complessa operazione di monitoraggio di 96 inchieste distribuite su 49 procure in 15 regioni, ha identificato un panorama nazionale segnato da un’infiltrazione sistemica della criminalità nel settore pubblico.
La mappa delle indagini, pur sottolineando la presunzione di non colpevolezza per tutti gli indagati, rivela una concentrazione significativa di attività illecite nelle regioni meridionali, comprese le isole, che si attestano in cima alla classifica con 48 indagini.
A seguire, si posizionano le regioni del Centro con 25 inchieste, mentre le regioni settentrionali si attestano a 23, con la Liguria a guidare questa graduatoria con un numero di indagati che desta particolare preoccupazione.
La disamina dei dati, focalizzata non solo sul numero di inchieste ma anche sul numero di persone coinvolte, offre una prospettiva più dettagliata della portata del fenomeno.
La Campania, con 219 indagati, domina la classifica, seguita dalla Calabria (141) e dalla Puglia (110).
La Sicilia, con 98 indagati, completa il quadro delle regioni meridionali più colpite.
La Liguria, con i suoi 82 indagati, si posiziona come la regione del Nord con il più alto numero di persone coinvolte, un dato che suggerisce la necessità di un’indagine approfondita sulle dinamiche corrotte che potrebbero essere all’opera.
Il Piemonte, con 80 indagati, segue la Liguria nella graduatoria regionale settentrionale.
La metodologia di ricerca di Libera si è basata su una rigorosa raccolta di informazioni provenienti da fonti diverse e affidabili: comunicati stampa delle procure e delle forze dell’ordine, articoli di stampa nazionale e locale, rassegne stampa istituzionali e lanci di agenzie di stampa.
Questa pluralità di fonti consente di offrire un quadro il più completo e accurato possibile della situazione nazionale.
L’emergenza corruzione in Liguria, e a livello nazionale, non è solo una questione di numeri e inchieste.
È un campanello d’allarme che segnala una crisi di valori, una perdita di fiducia nelle istituzioni e un rischio concreto per la tenuta del sistema democratico.
Affrontare questa sfida richiede un impegno corale, che coinvolga le istituzioni, la società civile e i media, al fine di promuovere la trasparenza, rafforzare i controlli, sanzionare i colpevoli e, soprattutto, riaccendere la coscienza civica dei cittadini.
La Liguria, in particolare, è chiamata a una profonda riflessione e a un cambiamento radicale del proprio modello di sviluppo, per allontanare definitivamente l’ombra della corruzione e riconquistare la fiducia dei propri cittadini.






