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venerdì 24 Ottobre 2025

Liguria sotto la bufera: venti record e mareggiate intense

La Liguria ha subito un’intensa perturbazione atmosferica, manifestatasi con venti di forza eccezionale e mareggiate significative.

I dati raccolti dalla Regione Liguria, attraverso la rete di monitoraggio di Arpal, hanno evidenziato picchi di velocità del vento che hanno superato i precedenti record in diverse località costiere e montane.

L’area spezzina, in particolare, ha registrato la raffica più violenta, con un valore di 134,6 km/h rilevato a Casoni di Suvero, in alta quota (1070 metri s.
l.

m.

).

Questo dato sottolinea come l’orografia complessa della regione, con le sue catene montuose e le strette valli, amplifichi l’effetto dei venti in arrivo, creando fenomeni di canalizzazione e accelerazione.
Anche nell’Imperiese, i venti hanno raggiunto velocità notevoli.
A Poggio Fearza, situato a 1845 metri s.
l.

m.

, la velocità della raffica ha toccato i 115,2 km/h, mentre a Monte Maure, ad un’altitudine più contenuta (210 metri s.
l.

m.

), si sono misurati 111,2 km/h.

Anche la città di La Spezia ha subito l’impatto del forte vento, con una velocità di 109,8 km/h, e Monte Rocchetta, nel territorio spezzino, ha registrato 100,1 km/h.

L’intensità del vento, combinata con la presenza di un mare agitato, ha generato onde di considerevole altezza.

I rilevamenti di Arpal, nello specifico alla Spezia, hanno indicato un’altezza massima dell’onda pari a 4,5 metri.

Un parametro cruciale per comprendere la dinamica del moto ondoso è il periodo, ovvero l’intervallo di tempo tra il passaggio di due onde consecutive.

In questo caso, il periodo misurato è stato di circa 9,5 secondi, un valore che indica la presenza di onde di energia significativa, capaci di generare fenomeni di erosione costiera e di provocare disagi alla navigazione.
La combinazione di venti di tale intensità e mareggiate può innescare una serie di effetti fisici sull’ambiente costiero, tra cui l’aumento dell’erosione delle spiagge, il sollevamento di sedimenti e l’innalzamento temporaneo del livello del mare.
Questi fenomeni, sebbene transitori, possono avere un impatto significativo sull’ecosistema costiero e sulle infrastrutture presenti in prossimità della linea di costa.
L’analisi dei dati di Arpal fornisce quindi informazioni preziose per comprendere la dinamica di questi eventi estremi e per predisporre misure di prevenzione e mitigazione dei rischi.

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