Un’intensa fase di maltempo ha interessato la Liguria nella giornata odierna, culminata con la disattivazione dell’allerta gialla alle ore 18.
Il fenomeno, originato da una complessa interazione di fattori atmosferici, ha manifestato caratteristiche peculiari, lasciando un impatto significativo sul territorio e richiedendo un’analisi approfondita per comprendere la dinamica degli eventi.
La sequenza meteorologica è stata innescata dalla formazione di una cella temporalesca particolarmente vigorosa, sviluppatasi inizialmente a est del savonese.
L’instabilità atmosferica presente, alimentata dalla convergenza di correnti ventose, ha favorito una rapida intensificazione del sistema convettivo.
La cella, una volta formata, ha seguito una traiettoria lenta verso est, mantenendo una notevole persistenza e rigenerandosi più volte durante la sua progressione.
L’impatto più significativo si è concentrato tra Savona e Genova, con precipitazioni di notevole intensità.
Zone come Pegli e Sestri, insieme ai quartieri orientali della città, hanno subito i rovesci più violenti.
Particolarmente critico è stato il fenomeno verificatosi alle 8 del mattino a Bargagli, dove la piovosità ha raggiunto valori eccezionali, superando i 116-120 millimetri in un’ora.
Anche Borzonasca e Cabanne hanno registrato temporali ancora forti alle 11.
La cella temporalesca, pur non essendo stazionaria, ha mostrato una scarsa mobilità, contribuendo a un accumulo localizzato di precipitazioni.
La sua struttura ha generato fenomeni di downburst, ovvero forti correnti discendenti d’aria che si propagano a livello del suolo, e raffiche di vento sostenute, con velocità che hanno raggiunto i 70 km/h.
L’attività elettrica è stata inoltre intensa, con numerose fulminazioni che hanno accompagnato il maltempo.
Mentre la cella primaria si spostava, un secondo fronte perturbato, più veloce e meno intenso, si sta avvicinando dall’ovest, con previsioni di coinvolgere principalmente Toscana e Italia centrale.
Nonostante ciò, si prevede che La Spezia possa ancora subire residui di precipitazioni.
L’instabilità atmosferica permane elevata per l’intero pomeriggio, con una probabilità significativa di temporali forti, in particolare a ridosso delle aree montuose, estendendosi fino alle ore serali e notturne.
Un cambiamento significativo è previsto a partire da lunedì, con l’arrivo di un’importante rimonta anticiclonica che promette condizioni meteorologiche stabili e asciutte, ponendo fine a questa fase di maltempo e segnando un ritorno alla normalità.
L’evento sottolinea la necessità di un monitoraggio costante e di una pianificazione accurata per mitigare i rischi legati a fenomeni meteorologici estremi.